L’omologazione ONU per gli imballaggi è una condicio sine qua non a cui deve rispondere chiunque ha il compito di gestire il trasporto di merci pericolose. Se la certificazione non viene mantenuta idonea dalle autorità, dai produttori degli imballaggi, e dagli utilizzatori, non si può accertare l’effettiva sicurezza della spedizione e in caso di incidente il rischio è davvero molto alto.
Ecco perché è opportuno verificare che tutto sia eseguito correttamente evitando qualsiasi problema sul nascere. La mancata osservazione delle regole si traduce inevitabilmente in ritardi nella consegna al cliente e in un conseguente danno all’immagine aziendale oltre che a danni economici che a seconda della gravità possono diventare molto ingenti. Come fare per non incappare in questa problematica?
1. Rivolgiti a enti certificatori autorizzati e specializzati
Vista l’importanza ricoperta da questa certificazione ONU, non ti stupirà sapere che, per ottenerla, è sempre preferibile appoggiarsi a degli enti certificatori esperti, affidabili e soprattutto autorizzati e riconosciuti a livello mondiale. Inoltre per una buona verifica è bene che l’ente certificatore rilasci omologazioni ONU valide per tutte le modalità di trasporto e che l’ente esegua i controlli di produzione come richiesto espressamente nei regolamenti per la spedizione di merci pericolose. L’ideale è che i controlli vengano eseguiti da più figure, ciascuna specializzata in un determinato materiale / settore (cartone, plastica, acciaio).
2. Controlla ciò che prevede il regolamento per la spedizione pienamente regolamentata
Prima di procedere con la spedizione, preoccupati di fare una verifica dei regolamenti, o meglio del regolamento applicabile per il tipo di spedizione scelta che, come già sai, variano in base alle modalità e ai mezzi di trasporto.
Si può spedire merce pericolosa in quantità limitata, esente e pienamente regolamentata, con imballaggi semplici o combinati. Nell’ultimo caso (spedizione pienamente regolamentata) è obbligatorio l’utilizzo, salvo eccezioni, di un imballaggio omologato ONU.
Entriamo un po’ più nello specifico:
- Quantità esente → qui viene richiesto l’utilizzo di un triplo imballaggio:
- imballaggio interno (con quantità massima definita da codice alfanumerico indicato nelle liste di merci pericolose); nel caso di liquidi deve essere presente un’adeguata quantità di materiale assorbente, in grado di assorbire tutto il liquido interno;
- ogni imballaggio interno deve stare all’interno di un imballaggio intermedio;
- imballaggio esterno rigido e robusto.
- L’imballaggio per essere conforme deve subire il test di caduta ed il test di impilamento a 3 metri per 24 ore. Per una maggiore sicurezza è bene documentare ed archiviare questi test in maniera tale che possano essere forniti all’autorità competente in caso di richiesta.
- Quantità limitata via aerea → l’imballaggio interno deve avere una quantità di merce inferiore a quanto indicato nelle istruzioni di imballaggio (colonna G della Lista delle Merci Pericolose, esplicitata nel capitolo 5) relativa al numero ONU che bisogna spedire. L’imballaggio esterno deve rispettare le disposizioni di costruzione del 6.2 e i requisiti generali di imballaggio, dal 5.0.2 al 5.0.4. Il peso del collo dev’essere inferiore o uguale a quello indicato nella colonna H della Lista Delle Merci Pericolose. Ogni imballaggio va necessariamente sottoposto a un test di caduta da 1,2 metri senza che l’imballaggio esterno si danneggi e senza perdite dell’imballaggio interno. Inoltre deve essere sottoposto a test di impilamento per 24 ore a 3 metri; Per una maggiore sicurezza è bene documentare ed archiviare questi test in maniera tale che possano essere forniti all’autorità competente in caso di richiesta.
- Quantità limitata via terra, via ferrovia, via navigabile interna e via mare → l’imballaggio interno deve avere una quantità di merce pericolosa inferiore a quella indicata nella colonna specifica della Lista delle Merci Pericolose, cap. 3.2. per quanto riguarda i regolamenti ADR, RID, ADN e IMDG. L’imballaggio esterno deve essere conforme alla norma prevista dal Capitolo 6.1.4 come esplicitato al 3.4.1, e il peso del collo inferiore o uguale a 30 kg. L’imballaggio esterno deve essere progettato in base al contenuto che deve essere inserito e il produttore deve, già in fase di preventivo, dichiarare la conformità alle richieste dei regolamenti e oi produrre correttamente.
- Pienamente regolamentata → questo è il caso che più ci interessa in questa sede. L’imballaggio interno, il collo o l’imballaggio semplice deve contenere una quantità di merce inferiore a quanto indicato nelle relative istruzioni; l’imballaggio esterno ha l’obbligo di avere, salvo casi particolari, l’omologazione ONU, perciò possono essere utilizzati solo imballaggi omologati ONU rispettando tutti i vincoli e le specifiche ad essi collegati.
3. Effettua dei controlli a tappeto sul test report
Per tutti gli imballaggi è bene verificare che siano omologati per la modalità di spedizione che di desidera utilizzare. Meglio se omologati per tutte le modalità, questo garantisce una forte sicurezza e versatilità nelle vostre spedizioni. Inoltre:
- imballaggi semplici: assicurati che gli imballaggi siano stati testati in base al materiale che vorrai inserire;
- imballaggi combinati: anche in questo caso controlla il certificato per vedere se sono presenti le specifiche di tutti gli imballaggi, anche e soprattutto di quelli interni. Questo ti permetterà di capire se potrai inserire i tuoi imballaggi interni. Verifica anche il sistema di inserimento o meglio la disposizione degli imballaggi interni ed il sistema di chiusura.
I report devono essere tenuti da parte per essere esibiti in caso di richiesta da parte delle autorità. Nel caso in cui non ti sia stato rilasciato o fornito un test report, richiedilo anche perché senza questo non potrai verificare e preparare conformemente le tue spedizioni mettendo a rischio non solo ogni singola spedizione che effettuerai ma anche tutti gli attori coinvolti e la tua azienda.