Molte volte sotto le mentite spoglie di sostanze di uso comune o quotidiano si nascondono delle merci pericolose: ad esempio i profumi sono dei liquidi infiammabili, così come l’acetone o la candeggina, senza contare prodotti come la soda caustica. Ognuno di questi necessita un trattamento particolare e personalizzato durante la preparazione alla spedizione per garantire l’arrivo integro della merce a destinazione e la sicurezza degli operatori coinvolti nel trasporto.
Spedire colli di questo tipo, infatti, non è un’operazione da sottovalutare: richiede approfondite conoscenze dei regolamenti in vigore, necessita di strumenti di qualità e all’avanguardia… Non si può pensare di spedire, per esempio dei liquidi infiammabili o qualsiasi altra merce pericolosa in generici imballaggi senza curarsi delle richieste delle normative. Basta anche solo una movimentazione errata della merce per far cadere un imballaggio e rompere, per esempio, gli involucri interni.
Trasporto EQ, LQ o merce pericolosa?
Scarica lo schema tecnico gratuito e scegli la scatola corretta!
In generale, bisogna garantire le condizioni minime di sicurezza durante tutte le fasi di distribuzione di merci pericolose: vediamo quindi nel dettaglio gli imballaggi.
Prima di parlare dell’overpack è necessario fare chiarezza sugli imballaggi che stanno al suo interno. Per la spedizione di merci pericolose, a seconda delle disposizioni dettate dalla normativa, è possibile utilizzare diversi tipi di imballaggi, per esempio casse in cartone, in legno, plastica, ecc.
Salvo casi particolari è necessario utilizzare imballaggi testati e omologati, è infatti attraverso il processo di omologazione che si certifica la loro idoneità al trasporto di merci pericolose. Tra gli imballaggi più comuni troviamo le casse in cartone e in legno, identificate rispettivamente con le sigle 4G e 4DV. Questi imballaggi sono omologati per contenere specifici imballaggi interni, gli stessi con cui sono stati sottoposti alle prove di omologazione.
Tuttavia esiste una variazione di questi che, grazie a test più severi ed all’utilizzo di materiale assorbente ed attutente permettono la spedizione di oggetti o imballaggi interni di qualsiasi tipo, per materie solide o liquide appartenenti ai gruppi di imballaggio I, II o III.
Questi imballaggi, che possiamo definire come “speciali” vengono identificati grazie ad una lettera V che segue il loro codice alfanumerico, per esempio casse di cartone 4GV o casse in legno compensato 4DV.
Tuttavia l’imballaggio non è il solo aspetto da considerare, devono essere rispettate anche tutte le disposizioni circa la marcatura ed etichettatura dei colli.
Spostare e maneggiare tanti singoli colli può risultare poco pratico e pericoloso, per questa ragione si cerca di raggruppare diversi imballaggi in un unico blocco. Nel mondo delle merci pericolose, quando si raggruppano più colli in una unità di raggruppamento, questa prende il nome di Sovrimballaggio (Overpack, in inglese). L’idea è di ottenere un’unità di facile movimentazione e stivaggio durante il trasporto.
Questo genere di involucro viene previsto all’interno dei regolamenti che riguardano il trasporto di merci pericolose: ADR, RID, ADN, IMDG, ICAO/IATA. All’interno della normativa ADR, ad esempio, troviamo un’intera sezione che riguarda questa tematica: la 5.1.2.
Come funziona il processo di creazione dell'overpack? Generalmente, quando si pensa ad un Overpack, si immaginano dei colli posizionati su un pallet. Tuttavia un Overpack può essere anche una semplice scatola che contiene altri colli. Prendiamo il caso più utilizzato, quello della creazione di un sovrirmballaggio su un pallet. Il primo passo è quello di posizionare sul pallet tutti gli imballaggi che devono entrare a far parte di quel sovrimballaggio facendo attenzione alla compatibilità tra le varie merci. Come illustrato nel paragrafo precedente, è necessario che tutti i colli siano preparati correttamente, ovvero nel pieno rispetto della normativa, come se si dovessero spedire singolarmente. In un secondo momento si può scegliere se ricoprire la merce con un film protettivo, fissarla con bande di plastica, adottare entrambe le soluzioni, o passare direttamente al Sovrimballaggio. Dato che la grandezza di queste unità può variare a seconda della grandezza dei colli, è possibile creare degli overpack su misura con tanto di logo della propria azienda stampato sull’involucro.
I vari regolamenti per il trasporto di merci pericolose prevedono una marcatura obbligatoria e visibile sui colli. Quindi, nel caso in cui fossero coperti da un Overpack, questo dovrà riportare la dicitura Sovrimballaggio/Overpack (come questa), il numero ONU preceduto dalle lettere “UN” e le frecce di orientamento (poste ai lati). Inoltre, dovrà riportare tutte le etichette identificative delle classi merceologiche contenute al suo interno.