- liquidi infiammabili;
- esplosivi liquidi desensibilizzati
Per i liquidi infiammabili si intende:
liquidi o miscele di liquidi o liquidi contenenti solidi in soluzione o in sospensione (ad esempio vernici, smalti etc.), che emettano vapori infiammabili, entro la temperatura di 60°C (punto d’infiammabilità o “flash point”), alla prova in crogiolo chiuso o entro 65.6°C, alla prova in crogiolo aperto.
Il PUNTO D’INFIAMMABILITÀ (FLASH POINT)
è la temperatura più bassa alla quale un liquido emette vapori infiammabili, in concentrazione tale, che questi possano prendere fuoco nell'aria, se esposti, anche momentaneamente, ad una fonte di fuoco.
Non corrisponde, pertanto, alla temperatura alla quale il liquido prende fuoco da solo, che invece è la temperatura di combustione spontanea.
Per poter stabilire a quale “Packing Group” appartenga un liquido infiammabile della Classe 3, è necessario conoscere quali siano, rispettivamente, i suoi:
1. PUNTO D’INFIAMMABILITÀ e
2. PUNTO INIZIALE DI EBOLLIZIONE;
GRUPPO D'IMBALLAGGIO | PUNTO D'INFIAMMABILITÀ (Crogiuolo chiuso) |
PUNTO INIZIALE DI EBOLLIZIONE |
I | --- | minore uguale a 35°C |
II | minore di 23°C | maggiore di 35°C |
III | maggiore uguale a 23°C ma minore di 60°C |
maggiore di 35°C |
Alla classe 3 appartengono anche sostanze particolarmente dense quali pitture, vernici, smalti, lacche, collanti.
Generalmente queste sostanze hanno Packing Group II, ma a molte di esse, pur avendo punto d’infiammabilità inferiore a 23°C e punto d’ebollizione superiore a 35°C, si assegna il gruppo d’imballaggio III.