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Autoarticolato perde 800 litri di solvente sull’A1. Come si sarebbe potuto evitare?

Scritto da Serpac | 1-lug-2024 8.00.00

Risale a venerdì 21 giugno l’intervento della Polizia Stradale a seguito della segnalazione di uno sversamento di solvente proveniente da un autoarticolato in transito nell’area di servizio San Martino Nord sulla A1. Il rischio ambientale è stato scongiurato grazie al pronto intervento di Polizia Stradale, personale autostradale e Vigili del Fuoco, immediatamente accorsi per mettere in sicurezza l’area e gestire l’emergenza. Presente sul posto anche il personale ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) fino alla completa bonifica dell’area. Gli accertamenti hanno evidenziato che la causa dello sversamento è stata la rottura di un serbatoio che conteneva circa 800 litri di solvente pericoloso. Il serbatoio era collocato sul cassone di un autoarticolato che da Modena si stava dirigendo verso Milano. Dalle prime verifiche effettuate sul posto sono emerse delle irregolarità rispetto alla normativa ADR. Le forze dell’ordine hanno quindi sequestrato il mezzo, e sanzionato e ritirato la patente al conducente.

Quando si trasportano merci pericolose i rischi sono alti e seguire pedissequamente le indicazioni dei regolamenti è molto importante, non solo per evitare sanzioni e fermo del mezzo, come è avvenuto in questo caso, ma per scongiurare incidenti oltre che possibili disastri ambientali.

Quali potrebbero essere state le cause di questo incidente?

I quotidiani locali non sono scesi nel dettaglio della dinamica. Sappiamo che il solvente era contenuto in un serbatoio che si è rotto e che questo era collocato sul cassone di un autoarticolato fermo in un’area di servizio. Proviamo a fare delle supposizioni per chiarire alcuni aspetti troppo spesso sottovalutati.

1) Materiale del serbatoio

La prima riflessione che possiamo fare è in merito al materiale del serbatoio. Ipotizziamo che con il termine “serbatoio” si intenda un IBC, magari uno di quelli composto da una cisterna interna in HDPE ricoperta da una gabbia di metallo. Sappiamo che quando si tratta di merci pericolose questo tipo di contenitori deve rispondere a quanto richiesto dai regolamenti. In questo caso, il capitolo 6.5 dell’ADR. 

Nel caso di IBC in plastica rigida:
“Il corpo deve essere costruito con materia plastica appropriata le cui caratteristiche sono conosciute; la sua resistenza deve essere in funzione della capacità e dell'uso previsto. […] Il materiale deve avere un’appropriata resistenza all’invecchiamento e alla degradazione provocata dal contenuto e, se il caso, dall’irraggiamento ultravioletto. Si deve tenere conto, se necessario, del comportamento a bassa temperatura. La permeazione del contenuto non deve, in nessun caso, costituire un pericolo nelle normali condizioni di trasporto.”

Quando si parla di imballaggi in plastica per il trasporto di liquidi pericolosi è sempre necessario assicurarsi della compatibilità chimica, in pratica si deve controllare se quel dato imballaggio è adatto alla merce pericolosa che dovrà contenere. È pertanto fondamentale verificare sempre per quale tipo di liquido (standard o specifico) è stato omologato.

Una prima ipotesi che possiamo avanzare è quindi che l’IBC utilizzato non fosse omologato per il tipo di liquido che doveva contenere, in questo caso un solvente, ovvero un liquido infiammabile identificato con la classe di pericolo 3. Verificare l’omologazione dell’IBC è fondamentale per essere certi che la compatibilità chimica del tipo di plastica di cui è costituito sia idonea per la sostanza pericolosa con cui dovrà entrare in contatto. L’HDPE è comunemente utilizzato per gli IBC grazie alla sua resistenza chimica e durabilità. Tuttavia, non tutte le sostanze chimiche sono compatibili con l’HDPE. Un imballaggio non conforme potrebbe non resistere e cedere facendo riversare il liquido all’esterno.

2) Fissaggio del carico

Nel caso in cui il carico non fosse stato fissato correttamente, il movimento durante il trasporto avrebbe potuto contribuire alla rottura del serbatoio oltre che influenzare la reattività chimica della sostanza trasportata. Un fissaggio inadeguato potrebbe aver contribuito all’indebolimento e alla rottura del serbatoio, con conseguente rilascio delle sostanze chimiche, aumentando il rischio di disastro ambientale. Ricordiamo come anche in questo caso è la normativa ADR che stabilisce i requisiti da rispettare per il trasporto di merci pericolose, incluso il fissaggio del carico. Una corretta valutazione della forza di inerzia in caso di frenata, calcolata in base alla forza di attrito totale del carico, consente di adottare prodotti per il fissaggio del carico idonei al tipo di rischio come tappeti antiscivolo con adeguato coefficiente di attrito e cinghie ferma carico con cricchetto e gancio.

Queste sono solo alcune supposizioni in merito alle possibili cause che hanno provocato la perdita che, ad oggi, non sono ancora note. Sappiamo inoltre che ai controlli delle autorità competenti il mezzo è risultato non in regola con la normativa ADR. È utile in questo caso fare una breve carrellata dei principali controlli che vengono effettuati dalle autorità durante il trasporto di merci pericolose in colli:

a) Pannelli arancioni
La prima cosa che viene verificata è la corretta segnalazione del mezzo. Nel caso di trasporto su strada, l’ADR richiede che i pannelli arancioni abbiano elementi indelebili, siano resistenti alle intemperie (ADR 5.3.2.2.2) e a un’esposizione di 15 minuti al fuoco (ADR 5.3.2.2.2). Devono avere la dimensione di 400 x 300 mm, riducibile a 300 x 120 mm solo se il mezzo non permette l’affissione del pannello 400 x 300 mm.


b) Equipaggiamenti del mezzo e personali
Anche la presenza sul mezzo di idonei equipaggiamenti generali e protezione individuale è soggetta a verifica. La sezione 8.1.5 dell’ADR indica infatti l’obbligo per ogni unità di trasporto di avere in dotazione idoneo equipaggiamento generale e di protezione individuale. Citiamo fra tutti in questo specifico caso vista la classe di pericolo 3, l’importanza di avere a bordo un vero sigillatombino con fondo adesivo. Un normale foglio di plastica è soggetto a sanzioni perché non in grado di isolare adeguatamente gli scarichi. Un altro motivo di sanzione è la presenza a bordo di equipaggiamento ADR con prodotti scaduti, come per esempio il liquido lavaocchi.


c) Documento di trasporto
Quando si trasportano merci pericolose il documento di trasporto deve essere compilato scrupolosamente seguendo le indicazioni del regolamento ADR che variano a seconda del tipo di merce trasportata, come per esempio il numero e la descrizione dei colli e il numero ONU della tipologia di materiale trasportato. Un’inesattezza o una voce mal compilata è motivo di sanzione.


d) Istruzioni scritte ADR
Un altro elemento da tenere in considerazione è la presenza a bordo delle istruzioni scritte ADR . Anche in questo caso la sua assenza contribuisce ad inasprire la sanzione. L’ADR, al capitolo 5.4.3 indica infatti che:
“Queste istruzioni devono essere consegnate dal trasportatore all’equipaggio del veicolo prima della partenza, in una lingua o lingue che ogni membro possa leggere e comprendere. Il trasportatore si deve assicurare che ogni membro dell’equipaggio interessato comprenda le istruzioni e sia capace di applicarle correttamente (ADR 5.4.3.2).”


Ricordiamo infine l’importanza di avere sempre sul mezzo di trasporto quanto necessario per agire tempestivamente su eventuali piccoli sversamenti, come i kit assorbenti per trasportatori Serpac, che rappresentano la soluzione ideale per completare l’equipaggiamento ADR e intervenire su perdite e gocciolamenti di oli, refrigeranti, solventi e acqua.

Seguire i regolamenti, sempre

Partendo da un fatto di cronaca che ha avuto fortunatamente un epilogo non drammatico, abbiamo voluto sottolineare con questo articolo la necessità per chi si occupa di trasportare e gestire merci pericolose di seguire sempre quanto indicato dai regolamenti e soprattutto di utilizzare prodotti conformi che rispondano alle richieste della normativa di riferimento. Con Serpac hai la certezza di acquistare articoli conformi a tutti i regolamenti. Se vuoi essere sicuro di far arrivare la tua merce a destinazione affidati a noi, siamo sempre pronti a supportarti e abbiamo un catalogo con oltre 2500 prodotti in stock. Puoi acquistare direttamente dal nostro sito o chiamaci per essere consigliato dai nostri DG Expert.

Ship safe, think Serpac!