Uno degli elementi per preparare correttamente il trasporto di merci pericolose, è certamente l’utilizzo di una corretta etichettatura. Questo è il modo più immediato per segnalare il contenuto non solo del collo, ma anche del container e del veicolo stesso. In questa maniera è più facile intervenire tempestivamente e nel modo più adeguato in caso di incidenti e si comprende sin da subito come maneggiare i prodotti.
Una volta compresa l’importanza di questo strumento, dunque, è fondamentale capire come utilizzarlo correttamente in modo tale da non incorrere in sanzioni. Queste vanno da multe salate fino al blocco della merce e il sequestro della patente per il conducente del mezzo e della carta di circolazione.
A partire dal collo, passando per container e veicoli vediamo più nel dettaglio come e dove etichettare la propria spedizione in modo che sia a norma di legge; in particolare faremo riferimento alle etichette ADR, ovvero il codice che regola il trasporto di merci pericolose su strada.
La scelta dell’etichetta varia in base al contenuto dell’imballaggio, della quantità di merce trasportata e del metodo di trasporto selezionato. Partiamo, dunque, dal collo: unità di carico di primo livello. In poche parole, si tratta dell’imballaggio con il suo contenuto pronto per essere spedito e distribuito.
Secondo il regolamento ADR, l’imballaggio deve essere obbligatoriamente accompagnato dall’etichetta di classe della merce contenuta. Queste etichette ADR sono caratterizzate da una forma a rombo (losanga), vengono stampate su carta o polietilene (PE) - materiale che le rende resistenti alle intemperie - e le loro misure sono 100x100 mm, salvo casi particolari. In generale, queste devono essere ben visibili accanto al marchio ONU e non devono coprire altri marchi o etichette già presenti.
Nel caso di IBC (Intermediate bulk container) aventi una capacità superiore a 450 litri e di grandi imballaggi è necessario applicare le etichette sui due lati opposti.
All’interno delle etichette per merci pericolose troviamo le placche che servono per segnare container e veicoli. Cosa s’intende con placche? Sono dei segnali romboidali realizzati solitamente in PVC di 25 cm per lato che hanno come scopo quello di segnalare il pericolo primario della merce ed eventuali pericoli secondari.
Per quanto riguarda i container, ovvero “unità di carico sovrapponibile per il trasporto intermodale della merce”, abbiamo un’unica regola: le placche vanno applicate su tutti e quattro i lati indipendentemente dalla tipologia di container.
Per quanto riguarda i veicoli, invece, la situazione si complica. Partiamo da quelli a carrozzeria fissa o intercambiabile per trasporto in colli, le placche non saranno richieste ad eccezione del trasporto di esplosivi o radioattivi. In questo caso le placche della classe 1 o della classe 7 andranno apposte sulle due fiancate e sul retro del veicolo.
Nel caso di veicoli cisterna, batteria e per il trasporto alla rinfusa, è necessario applicare le placche sui due lati e sul retro indipendentemente dalla merce trasportata. Ultimo caso è rappresentato dai veicoli che trasportano container-box, qui le placche andranno applicate su tutti e quattro i lati del box stesso.
Partiamo dalla parte più semplice: i pannelli retroriflettenti arancio generici, che devono essere posizionati anteriormente e posteriormente al mezzo. Questi devono essere dei rettangoli di 400x300mm o 300x120mm (solo per mezzi su cui non è possibile apporre il pannello 400x300) e vengono applicati esclusivamente sui veicoli. Si tratta di pannelli che indicano la presenza di prodotti a rischio a bordo dell’unità di trasporto, non si indica la particolare tipologia di pericolo infatti non riportano numeri.
Ora veniamo alla parte più complessa: i pannelli numerati, ovvero quelli che misurano 400x300 mm con il numero Kemler nella parte superiore ed il numero ONU in quella inferiore. Questi devono essere apposti su alcuni tipi di container e sui veicoli. In particolare si devono applicare sui lati opposti di container per trasporto alla rinfusa, CGEM (Container per Gas ad Elementi Multipli), container-cisterna, cisterne mobili, e casse mobili cisterna.
Per quanto riguarda i veicoli la situazione si complica ulteriormente, infatti, ogni tipologia di veicolo segue regole diverse per l’applicazione dei pannelli:
Queste sono solo le regole generali per la corretta applicazione della normativa ADR. Esistono molte eccezioni per questo è sempre bene rivolgersi ad un esperto oppure, in alternativa, consultare il testo della normativa presente sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.