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Trasporto di merci pericolose: come preparare la spedizione

Scritto da Serpac | 23-nov-2017 8.14.00

Non è necessario vendere prodotti esplosivi per trovarsi di fronte alla necessità di preparare un trasporto di merci pericolose. Già liquidi infiammabili, come i profumi e l’acetone ad esempio, devono essere trattati come prodotti a rischio e, per questo, richiedono un trasporto adatto alle caratteristiche del prodotto e in linea con le normative vigenti in materia.

 

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Dato che il processo di spedizione, trasporto e distribuzione di prodotti pericolosi è lungo e richiede diversi passaggi, vediamo brevemente quali sono gli step necessari per spedire in sicurezza la propria merce.

1) Ricerca e informazione

È un dato di fatto: non ci si può improvvisare esperti su un tema così delicato come la spedizione di merci a rischio. Un errore, infatti, potrebbe provocare enormi danni dal punto di vista economico ed ambientale, andando ad intaccare - nei casi peggiori in modo irreversibile - fauna e flora locali.

Ecco perché la prima fase consiste nell’informarsi. L’uomo contemporaneo ha molti strumenti per cercare informazioni, il più potente è sicuramente il web. Esistono in rete molti blog di aziende, non sempre affidabili ed aggiornati, che trattano questa tematica in modo semplice ed intuitivo, così da entrare più facilmente in contatto con questi argomenti spesso complessi da comprendere per i non addetti al settore.

2) Affidati ad un esperto

Se da un lato la rete ti può aiutare a comprendere meglio il vasto mondo dei prodotti a rischio, dall’altro non è sufficiente per garantirti un know-how adatto ad affrontare autonomamente una spedizione di merci pericolose.

Il secondo step, dunque, consiste nella richiesta di una consulenza: chiedere l’aiuto a professionisti ti permetterà di ottenere dei risultati migliori in termini di efficienza e professionalità. Un esperto, infatti, sarà in grado di guidarti alla scelta dell’imballaggio più adatto, dell’etichettatura corretta per la tua merce e, in questo modo, eviterai inutili sprechi di risorse.

3) Scelta dell’imballaggio

Ora che ti sei chiarito le idee sui vari regolamenti da seguire per spedire in sicurezza la tua merce, puoi pensare a quale sia l’imballaggio migliore da utilizzare. Hai già dei contenitori interni? Bene, allora davanti a te si aprono due strade, vediamole più nel dettaglio! Nel primo caso, puoi scegliere di utilizzare un imballaggio omologato 4GV. Con questo genere di imballi, infatti, non è necessario avere un particolare tipo di contenitore interno, potrai utilizzare quelli già in tuo possesso a patto di rispettare alcuni parametri tra cui il distanziamento dalle pareti dell’imballaggio, l’utilizzo di un sacco in plastica e l’inserimento di materiale assorbente, lo stesso utilizzato durante la fase di test (esempio vermiculite).

In alternativa, in caso di spedizioni frequenti, potresti considerare l’idea di far omologare un particolare imballo con i tuoi contenitori interni in modo tale da avere una soluzione studiata ad hoc per il tuo business, per esempio una scatola omologata ONU 4G.

Non hai contenitori? Beh, in questo caso la soluzione è ancora più semplice. Basterà, infatti, scegliere il contenitore interno più adatto per la propria classe merceologica e poi selezionare l’imballaggio 4G con cui è stato omologato.

4) Etichettatura e marcatura dei colli

La quarta fase riguarda la spinosa questione di etichettatura e marcatura dei colli, ovvero gli imballi pronti per la spedizione. Premettiamo che possono esserci delle variazioni in base alla via di trasporto selezionata ma, nonostante questo, possiamo trovare delle caratteristiche in comune a tutte le modalità di spedizione.

Per quanto riguarda la marcatura, i colli dovranno avere:

  • “UN” seguito dal numero di identificazione della merce;
  • Marchio ONU con i dati di omologazione dell’imballo;
  • Frecce di orientamento (salvo solidi o liquidi in casi particolari);
  • Proper Shipping Name (solo per spedizioni via mare e via aerea);
  • Mittente e destinatario (solo per spedizioni via aerea).

Passando all’etichettatura, invece, i colli dovranno presentare etichette ben visibili, resistenti ad acqua e agenti atmosferici e che non nascondano o siano nascoste da altre marche. Indipendentemente dalla spedizione scelta, i colli dovranno avere un’etichetta che indichi la classe a cui appartiene la merce trasportata. Oltre a questa, devono essere presenti anche delle label che indichino i pericoli legati ai prodotti.

5) Etichettatura dei container o dei veicoli

Una volta pronti per la spedizione, i colli andranno caricati su container o veicoli omologati per il trasporto di merci pericolose. Questi devono essere corredati da pannelli arancioni e placche di pericolo a seconda del tipo di spedizione.

Eccoci arrivati alla fine di questo breve viaggio nel complesso mondo delle spedizioni di prodotti pericolosi. Come sempre, dato l’alto rischio di queste spedizioni è sempre consigliabile rivolgersi ad un partner esperto per ridurre al minimo le possibilità di incidenti, fermi merce, sanzioni e disastri ambientali.