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DPI e kit assorbenti: perché è pericoloso acquistare kit con DPI inclusi

Data pubblicazione 27/09/2022

Più volte è stato ribadito nel nostro blog, nei nostri articoli a carattere informativo o tecnico: in Serpac abbiamo il pallino della sicurezza, che sappiamo essere una filosofia che non si impara sui libri.

Per questo oltre agli imballaggi, etichette ed agli strumenti a norma per spedire merci pericolose, offriamo moltissimi prodotti che servono a garantire la sicurezza di chi trasporta questi beni, ma anche di chi li deve maneggiare e movimentare in azienda.

Ci riferiamo in particolar modo ai prodotti per arginare e tamponare gli sversamenti di olii, acidi, vernici, solventi o altri liquidi pericolosi, alcuni dei quali sono obbligatori per legge.

Molti di questi prodotti ingegnerizzati allo scopo sono venduti sia singolarmente che in kit, concepiti con lo scopo di poter racchiudere in una confezione pronta all’uso i prodotti per rispondere a specifiche emergenze.

Sin dall’inizio ci siamo chiesti se non fosse il caso di includere in questi kit anche i cosiddetti DPI, ovvero i dispositivi di protezione individuale che devono essere indossati dalle persone che entrano in contatto con le sostanze di natura pericolosa, specie in caso di incidente.

Ma un’ulteriore riflessione sul concetto di sicurezza in questo caso ci ha fatto propendere per un “no” definitivo.

Il termine “individuale”, infatti, prevede che questi dispositivi siano forniti su misura per la persona che li deve utilizzare e che la stessa sappia esattamente dove trovarli e come utilizzarli.

Parliamo qui innanzitutto di taglia corretta: pensiamo ad esempio cosa succede in caso vengano indossati dei guanti troppo larghi, che scivolano dalle mani o che lasciano filtrare del liquido dall’esterno, oppure dei guanti troppo piccoli che non riescano a coprire l’intera superficie degli arti e che si possono rompere facilmente quando indossati e posti a una sollecitazione eccessiva. Chi indosserà questi dispositivi, e come si fa a sapere in anticipo che taglia indossa questa persona?

Ma ovviamente ci riferiamo anche alla tipologia di pericolosità del prodotto che si deve arginare o assorbire. Se è vero che esistono diversi prodotti specifici per contrastare differenti liquidi (ad esempio chimici, biologici, olii, acidi o solventi, fra i tanti), questo è vero anche per i diversi DPI. Nel caso, soprattutto, di kit universali, come si può essere sicuri di fornire il dispositivo adatto e sicuro?

Inoltre, quando parliamo di sicurezza personale, c’è un ulteriore fattore da considerare rispetto all’utilizzo dei dispositivi di protezione personale, ovvero lo spazio fisico in cui è posta la sostanza pericolosa. Per fare un esempio, esistono occhiali che proteggono dagli spruzzi laterali o dai gocciolamenti, e l’utilizzo dell’uno o dell’altro è necessario a seconda dell’ubicazione e di dove è contenuto il liquido. In che luogo di lavoro verranno utilizzati questi dispositivi, e dove sono contenuti i liquidi di natura pericolosa?

Sono queste le principali domande che ci hanno fatto dubitare prima, ed essere sicuri poi, che inserire i DPI all’interno dei kit di sicurezza per il contenimento dei liquidi non sia una buona idea, e soprattutto che non garantisca gli standard che noi vogliamo sempre fornire.

Alcune volte sono gli stessi RSPP a richiedere dei kit completi di DPI, complice il fatto che alcuni fornitori di materiale utilizzano questo sistema per fornire un equipaggiamento all’apparenza completo ma definitivamente pericoloso e non sicuro.

Ognuno di noi ha la possibilità e, in riferimento alla mansione, anche la responsabilità di salvaguardare la sicurezza. Bastano piccoli accorgimenti per garantire gli standard più alti e soprattutto è necessario realizzare  che la via più semplice e rapida non è sempre quella corretta e sicura.

 

Keep safe, think Serpac!