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Etichette CLP prestampate: si possono lasciare i quadrati vuoti?

Data pubblicazione 23/01/2024

Un pittogramma GHS è una rappresentazione grafica presente su un'etichetta CLP che serve a comunicare informazioni in merito a un pericolo che una particolare sostanza o miscela può causare alla salute o all’ambiente. Questo sistema di classificazione e rappresentazione consente di identificare rapidamente quali siano le sostanze dannose, affinché i pericoli che esse comportano possano essere immediatamente riconosciuti.

Il regolamento CLP è entrato in vigore nell’Unione Europea il 20 gennaio 2009 con lo scopo di implementare a livello europeo gli indirizzi di classificazione ed etichettatura che sono stabiliti nel sistema armonizzato dell’ONU Globally Harmonized System (GHS) che mira a uniformare la classificazione e l’etichettatura relativa ai prodotti chimici (sostanze, miscele, articoli) a livello globale. La prima versione del GHS è stata pubblicata a livello ONU nel 2003 e successivamente aggiornata ogni due anni. L’emanazione del regolamento CLP, abolendo le precedenti normative in materia, ha implementato i principi del GHS.

Acisol 2-1Come deve essere un’etichetta CLP?

L’etichetta, secondo il CLP, deve essere applicata saldamente e deve includere:

  • nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore
  • identificatore del prodotto
  • ove applicabile, pittogrammi di pericolo, avvertenze, indicazioni di pericolo, consigli di prudenza
  • la quantità nominale di una sostanza o miscela contenuta
  • eventuali informazioni supplementari

Per le miscele pericolose è prevista anche l’indicazione dell’UFI (Unique Formula Identifier). Si tratta di una sequenza di 16 caratteri alfanumerici che mira a stabilire un legame univoco tra le informazioni sulla composizione del prodotto che le imprese trasmettono a ECHA (European Chemicals Agency) e il prodotto immesso sul mercato. Entro il 2025, l'UFI sarà obbligatorio sull'etichetta di tutti i prodotti classificati pericolosi per la salute o pericoli fisici.

Queste informazioni sono fondamenti soprattutto per i centri antiveleni che intervengono in casi di emergenza sanitaria.

Come sono rappresentati i pittogrammi GHS sulle etichette CLP?

L’Agenzia Europea per le sostanze chimiche fornisce indicazioni molto chiare in merito all’applicazione del regolamento CLP.

È fondamentale che il pittogramma di pericolo e il suo sfondo siano chiaramente visibili. I pittogrammi di pericolo devono avere la forma di un quadrato posato su un angolo (a forma di diamante) con al suo interno un simbolo nero su sfondo bianco che rappresenta il tipo di pericolo. Il bordo del quadrato deve essere rosso (cfr. allegato I, sezione 1.2.1, del regolamento CLP).

PittogrammiGHS-

Etichette con pittogrammi GHS vuoti

Nel preparare le etichette CLP, una pratica comune è quella di utilizzare le etichette prestampate. Ovvero si acquistano etichette prestampate con rombi vuoti (2, 3, 4 o altro a seconda sei casi) che sono successivamente sovrastampate con le informazioni e i pittogrammi specifici dell’etichetta di cui si necessita. Per esempio nel caso di un’etichetta che deve rappresentare solo due pittogrammi di pericolo, acquistando una prestampata che prevede tre rombi ne resterebbe uno vuoto. Il regolamento CLP non vieta esplicitamente i rombi vuoti. Tuttavia, “nessuna informazione fornita in aggiunta all’etichettatura minima obbligatoria può contraddire o mettere in dubbio l’informazione obbligatoria sull’etichetta” (articolo 25, paragrafo 3, del CLP). Nel caso di rombi vuoti un utente potrebbe mettere in dubbio la corretta stampa dell’etichetta e potrebbe erroneamente pensare che ci siano dei pittogrammi mancanti. È per questo motivo che è sempre consigliabile coprire i rombi vuoti con una tinta unita che li oscuri completamente (vedi risp sezione 4.3.4 della guida Echa, pdf scaricabile in fondo alla pagina).

È una pratica comune anche inserire scritta VOID o VUOTO o “no GHS symbol” all’interno dello spazio occupato dal quadrato non utilizzato. È importante ricordare che anche questa soluzione non è espressamente indicata nel Regolamento ECHA quindi è preferibile non adottarla.

Noi di Serpac possiamo fornirvi tutto il necessario per avere etichette CLP conformi: abbiamo a disposizione sia etichette prestampate, con la possibilità di oscurare i quadrati che restano vuoti e possiamo realizzare etichette CLP personalizzate in carta, PVC o PE a seconda delle vostre esigenze specifiche. Siamo a disposizione per aiutarvi con tutte le informazioni necessarie per poter acquistare il prodotto più adatto alle vostre esigenze.

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