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Etichette per merci pericolose: come orientarsi nella scelta delle classi ADR

Data pubblicazione 13/11/2017

Quando si viaggia per strada, sia essa urbana, extraurbana o autostradale, può capitare di vedere veicoli che presentano sulle due fiancate o sulla parte anteriore alcuni simboli di colore e contenuto grafico diversi. Si tratta, quasi sempre, di veicoli al cui interno sono contenute merci pericolose.

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Ma cosa si intende, esattamente, con questa catalogazione? Viene classificato come pericoloso per il trasporto ogni articolo o sostanza che, se non maneggiato adeguatamente, può recare danno a te, al driver, al destinatario, ad altre spedizioni o all'ambiente. Ci si rende così conto che la materia in questione è assai delicata: la mancata (o inappropriata) segnalazione di tale materiali può infatti essere fatale non solo per l’uomo ma anche per il suo habitat.

Perché usare le etichette e i pannelli?

Per questo, al fine di prevenire al massimo qualunque danno, è indispensabile apporre sui veicoli le segnalazioni di cui parlavamo poco sopra. Parliamo delle cosiddette etichette per merci pericolose e dei pannelli arancio, che assolvono a diverse funzioni. Partiamo da un trasporto in cisterna di merci pericolose. Per esempio, le etichette con appositi design (simboli, formato, colori) segnalano la presenza di merci quali gas tossici, liquidi infiammabili o materie corrosive, ecc e, con l’ausilio di pannelli arancio con numeri, definiscono al meglio la natura del pericolo. Quando, invece, si trasporta in colli, salvo casi particolari, la segnalazione è più generica, infatti verranno utilizzati solo pannelli arancio riflettenti ma neutri, cioè senza la specifica del numero di pericolo e del numero ONU.

Ma è bene fare attenzione: non tutte le etichette sono uguali. La prima e più importante distinzione è quella che concerne le diverse vie di comunicazione che i mezzi percorrono. Le etichette di cui abbiamo parlato finora, ossia quelle ben visibili sui veicoli, fanno parte dell’accordo internazionale ADR. Esso regolamenta, a livello europeo e non solo, il trasporto di merci pericolose via terra.

Le classi ADR

Ulteriore distinzione che interessa le etichette per merci pericolose è quella che le suddivide in classi di appartenenza: le classi ADR sono in totale nove e non sono altro che la rappresentazione grafica della pericolosità delle merci che possono viaggiare via terra. A forma di quadrato posto sulla punta (losanga), misurano per lo più 10x10 cm, 25×25 cm o 30×30 cm a seconda della destinazione, colli o veicoli. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Classe 1

Materie e oggetti esplosivi, ma anche presentanti un pericolo minore d’esplosione in caso d’accensione o innesco durante il trasporto.

Classe 2

Trovano un’ulteriore suddivisione in:

- classe 2.1: gas infiammabili

- classe 2.2: gas non infiammabili e non tossici

- classe 2.3: gas tossici

Classe 3

Liquidi infiammabili.

Classe 4

Trovano un’ulteriore suddivisione in:

- classe 4.1: solidi infiammabili, materie autoreattive, materie che polimerizzano ed esplosivi solidi desensibilizzati

- classe 4.2: materie soggette ad accensione spontanea

- classe 4.3: materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili

Classe 5

Trovano un’ulteriore suddivisione in:

- classe 5.1: materie comburenti

- classe 5.2: perossidi organici

Classe 6

Trovano un’ulteriore suddivisione in:

- classe 6.1: materie tossiche

- classe 6.2: materie infettanti

Classe 7

Materiale radioattivo.

Classe 8

Materie corrosive.

Classe 9

Materie e oggetti pericolosi diversi.

Pannello di pericolo arancione

Per segnalare le merci pericolose, oltre all’affissione delle placche ADR quando richieste, rientra anche un altro tipo di segnalazione: si tratta di pannelli di pericolo che hanno una peculiarità, ossia quella di essere di colore arancione retroriflettente. A sua volta, il pannello di pericolo può essere di due tipi: con numeri o senza e potrà essere nella variante adesiva oppure in quella resistente al fuoco, a seconda del tipo di trasporto. Nel caso del pannello senza numeri esso viene definito come “generico”. Il pannello di pericolo con numeri, di dimensione 40x30 cm, identifica nella parte superiore il tipo di pericolo e nella parte inferiore la merce trasportata. Ma è importante fare un’ulteriore distinzione.

Parte superiore

Qui la prima cifra a sinistra rappresenta il tipo di pericolosità principale in base al tipo di materiale, la seconda quella secondaria (lo zero, invece, viene aggiunto dopo la prima cifra solo quando non esiste un pericolo secondario). Può anche essere presente una terza cifra, che indica un eventuale pericolo terziario. Inoltre, quando una cifra è raddoppiata si indica un’intensificazione di quel particolare pericolo. Infine, il numero può essere preceduto dalla lettera X che specifica che quella data materia reagisce pericolosamente con l’acqua: informazione molto utile per quando, per esempio, i vigili del fuoco devono intervenire in caso di incidente.

Parte inferiore

Sulla parte inferiore del pannello di pericolo viene indicato il codice specifico del materiale, tecnicamente chiamato numero ONU: composto da quattro cifre numeriche, alle quali corrisponde una determinata merce pericolosa.

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