Fusti di salvataggio T, che cosa sono e perché sono fondamentali per le merci pericolose

Gli imballaggi di soccorso sono l’unica soluzione disponibile per il trasporto sicuro e a norma di tutti quegli imballaggi che, per qualsiasi ragione, non sono reputati idonei ai fini delle normative per il trasporto di merci pericolose.
I fusti di salvataggio T sono gli unici imballaggi di soccorso, se non hanno la lettera T non vanno bene.
L’ADR definisce l’imballaggio di soccorso come “un imballaggio speciale nel quale sono sistemati colli di merci pericolose che sono stati danneggiati, che presentano difetti, che perdono o che non sono conformi, o merci pericolose che si sono sparse o disperse, per essere trasportati ai fini del loro recupero o eliminazione” (Cap. 1.2). Questo tipo di imballaggio è regolamentato e citato in ADR, RID, ADN, IMDG e IATA, anche se solitamente è utilizzato per la maggior parte nel trasporto via strada. In questo articolo approfondiremo l’argomento facendo riferimento alle definizioni ADR, ma è importante ricordare di verificare sempre il regolamento di riferimento in base alla modalità di trasporto che dovete utilizzare.
I termini "fusti di salvataggio" o "fusti di soccorso" derivano direttamente dal loro utilizzo pratico e dalla funzione specifica per cui sono stati progettati, ovvero mettere in sicurezza imballaggi compromessi, difettosi, danneggiati o non conformi, che potrebbero provocare rischi durante il trasporto o lo stoccaggio di merci pericolose. In questo modo è possibile prevenire fuoriuscite o contaminazioni, garantendo che eventuali perdite siano contenute efficacemente all’interno del fusto stesso. Questi fusti sono progettati per resistere a condizioni estreme e proteggere l’ambiente e gli operatori da fuoriuscite di materiali pericolosi e permettono quindi di spedire in conformità “colli che sono danneggiati, difettosi, non a tenuta o non conformi, o merci pericolose che si sono sparse o che sono fuoriuscite dai loro imballaggi” (ADR Cap. 4.1.1.19).
I regolamenti, oltre a fornire una definizione precisa di questo tipo di imballaggi, ne descrivono le caratteristiche imprescindibili sia in termini di materiali di fabbricazione, sia per quanto riguarda il tipo di test ai quali devono essere sottoposti per poter ottenere l’omologazione. Nello specifico devono essere “provati e marcati conformemente alle prescrizioni applicabili agli imballaggi del gruppo di imballaggio II destinati al trasporto di materie solide o di imballaggi interni” (ADR Cap. 6.1.5.1.11). Come sempre, quando si tratta di merci pericolose ai fini del trasporto, è di fondamentale importanza attenersi alle indicazioni dei regolamenti sia per evitare sanzioni, sia per scongiurare possibili incidenti.
Fusti di soccorso T, in acciaio o in plastica?
I fusti di salvataggio sono riconducibili a due diverse omologazioni: 1A2T (in acciaio) e 1H2T (in plastica).
Analizziamo di seguito le caratteristiche di entrambe le omologazioni.
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Si possono quindi utilizzare fusti di soccorso T sia in acciaio, sia in plastica. È importante considerare che i modelli in plastica sono ormai irreperibili sul mercato, in aggiunta, per quelli ancora in circolazione, bisogna considerare la durata del materiale di cui sono composti (5 anni), questo li rende troppo vecchi per essere usati e reputati conformi. Ci sono alcuni fusti sul mercato (gialli o bianchi) che vengono definiti fusti di sicurezza, ma che non contengono la T nel marchio, questo significa che non sono fusti di soccorso e non possono essere quindi adoperati per tale scopo. Per questi motivi è consigliabile scegliere quelli in acciaio omologati T in modo che siano garantite durabilità e resistenza.
Una volta individuato il fusto di soccorso T più idoneo è necessario scegliere la capacità, che deve essere adeguata alle dimensioni degli imballaggi che dovrà contenere. Per esempio, i fusti di soccorso Serpac hanno una capacità di ben 290 litri e sono idonei a contenere imballaggi fino a 200 litri. È opportuno inoltre controllare la compatibilità e verificare che il fusto sia adatto a contenere gli imballaggi danneggiati o non conformi presenti nella propria attività.
Nella parte esterna del fusto l’imballaggio dovrà riportare il marchio “SOCCORSO” (o “SALVAGE”). Le lettere del marchio devono misurare almeno 12 mm di altezza. (ADR Cap. 5.2.1.3). Nel caso di imballaggi contenenti liquidi, sarà necessario inserire un materiale assorbente in quantità sufficiente a contenere eventuali perdite.
Come si utilizza un imballaggio di soccorso?
Esistono diverse tecniche, che variano a seconda del tipo di imballaggio che il fusto dovrà contenere. Di seguito uno schema che riassume le quattro tecniche più comuni adottate in caso si debba inserire un fusto (imballaggio danneggiato) all’interno del fusto di soccorso T.
Rullo
Posizionare l’imballaggio danneggiato e il fusto di soccorso sui lati. Posizionare dei rulli metallici sotto l’imballaggio danneggiato e spingerlo in avanti fino a inserirlo completamente nel fusto di soccorso. Ruotare infine in posizione verticale.
Rotolo angolare
Posizionare l’imballaggio danneggiato e il fusto di soccorso sui lati in modo da formare una V. Rotolarli contemporaneamente e far entrare l’imballaggio danneggiato all'interno del fusto di soccorso. Quando l'avanzamento verso l'interno si arresta, invertire l'angolo e rotolare nell'altro senso. Ruotare infine in posizione verticale.
Sovrimballaggio rovesciato
Posizionare l’imballaggio danneggiato sopra il coperchio del fusto di soccorso, assicurandosi che sia stabile. Far scorrere il fusto di soccorso intorno all’imballaggio, evitando ulteriori danni. Infine, ruotare il tutto fino a posizionarlo in verticale, pronto per la chiusura.
Verticale
Rimuovere con attenzione il coperchio del fusto di soccorso. Utilizzando uno strumento di sollevamento adeguato, sollevare delicatamente l’imballaggio danneggiato, assicurandosi di preservarne la stabilità. Posizionarlo quindi in verticale all’interno del fusto di soccorso, pronto per la chiusura in sicurezza.
Conformità e sicurezza al primo posto
Acquistare imballaggi conformi, specialmente quando al loro interno si deve inserire un imballaggio per merce pericolosa danneggiato o non conforme, è importante non solo per essere in regola con le normative, ma è fondamentale per evitare possibili danni a cose e persone, oltre che ad evitare sanzioni. È indispensabile quindi affidarsi a fornitori che garantiscano qualità e prodotti conformi ai regolamenti. I fusti di soccorso omologati ONU 1A2T di Serpac rispondono alle richieste di tutti i regolamenti e hanno una omologazione valida per qualsiasi modalità di trasporto. Sono dotati di una chiusura a cravatta che consente di inserire all’interno altri fusti, taniche, bottiglie, scatole o altro. Sono idonei per contenere imballaggi difformi contenente merci e hanno una dimensione interna utile di ø630 x 930 h, perfetta per contenere dai piccoli imballaggi fino ai fusti da 200 litri.
Hai dubbi? Contatta i nostri DG Expert, sarai guidato passo dopo passo nella scelta dell’imballaggio corretto per la tua merce pericolosa.
Ship safe, think Serpac!