Perché hanno respinto la mia spedizione di merce pericolosa? Le cause comuni di un rifiuto e consigli per evitarle
È vero, magari non così spesso, ma a tutti è capitato o potrebbe capitare di vedere la propria spedizione di merce pericolosa rifiutata dal corriere per un qualche motivo.
Quando questo accade il vostro team si troverà a spendere tempo prezioso a reimballarlo, rietichettarlo, riscrivere la documentazione, o diversamente a correggere errori (grandi o piccoli che siano).
Le conseguenze non sono solo lato spedizione, infatti le spedizioni respinte e quelle in ritardo interrompono la logistica, bloccano l’operativo e possono impattare negativamente sia sulla propria azienda che sui rispettivi clienti.
Spedizioni di merci pericolose non dichiarate
Sapere quali materiali sono regolamentati e classificati come merce pericolosa per il trasporto – e quali no – è il primo passo per preparare correttamente la merce per il trasporto. Molto spesso accade che vengano presentate al trasporto merci pericolose non dichiarate che, anche se in buona fede, possono mettere a rischio la filiera e gli attori coinvolti nel trasporto. Se si presenta un materiale pericoloso come non pericoloso, lo spedizioniere potrebbe notarlo durante il controllo all’accettazione e respingere la spedizione.
Questo avviene in diversi modi, uno tra i tanti sono le descrizioni del prodotto che fanno scattare il sospetto. Un altro caso è quando l’imballaggio viene accettato e, per un qualsiasi motivo, si rompe durante il trasporto (inforcamento, caduta accidentale, …). Questo genere di situazione fa innescare il meccanismo dei controlli, più o meno rodato a seconda di dove questo incidente succede.
L’incidente, anche a seconda della gravità, può portare a ispezioni che, in alcuni casi, rilevano la presenza di merci pericolose non dichiarate. In questo caso possono essere applicate sanzioni più o meno pesanti – senza contare che ciò espone i diversi attori coinvolti a potenziali e dannosi rischi, si potrebbe intervenire o toccare prodotti di cui non si conosce la vera natura pericolosa.
Evitare errori sui documenti di spedizione
Il documento di spedizione (shipper, multimodal, …) è uno dei documenti più importanti nel processo di spedizione delle merci pericolose. Possiamo definirlo come una certificazione scritta di ciò che viene spedito, della quantità e di come è stato imballato il prodotto.
Per evitare che la spedizione venga respinta, evitate questi semplici errori nella documentazione:
- Inserire il numero ONU senza la dicitura “UN”
È fondamentale ricordarsi che i numeri ONU vanno sempre preceduti dalle lettere UN, non inserire questa dicitura è un errore.
- Utilizzo di un Proper Shipping Name errato
Quando si spediscono merci pericolose, bisogna utilizzare il Proper Shipping Name (PSN) corretto contenuto nella Tabella delle Merci Pericolose del regolamento di riferimento. Un nome di spedizione non corretto o non approvato – o semplicemente scritto male – può comportare il rifiuto della spedizione. - Non indicare quantità e tipo di imballaggio
Bisogna indicare sui documenti di spedizione il tipo e la quantità di imballaggi inclusi in ogni spedizione di merce pericolosa. Esempio “3 casse di cartone (4G)” / “3 fibreboard boxes (4G)”. Attenzione, non utilizzare nomi non consoni, tipo “canestro”, “fustino”, “tanichetta” o “cisternetta”.
Utilizzo dell’imballaggio corretto
Se presentate al trasporto una spedizione di merci pericolose con un imballaggio non compatibile con il materiale che si intende spedire, o non abbastanza resistente per contenerlo, è probabile che venga rifiutata. Gli imballaggi autorizzati per la spedizione di merci pericolose, sono contrassegnati da marchi distintivi e il vettore noterà se non sono stati apposti o se non corrispondono a ciò che state spedendo. Attenzione, sul fronte dell’idoneità dell’imballaggio c’è un’importante novità direttamente nel nuovo regolamento IATA.
- Classificazioni X, Y, e Z
Alcune merci sono più pericolose di altre. Spesso una determinata merce pericolosa richiede un imballaggio con una specifica resistenza, designata dalla classificazione X, Y, o Z. Se la resistenza dell’imballaggio che selezionate non è corretta per quel materiale, il vettore può notarlo e richiedere il reimballaggio. Attenzione all’errore comune, spesso si cercano imballaggi per omologazione stampata e non per il contenuto approvato in quel dato imballaggio. È bene ricordare che gli imballaggi sono omologati per contenere prodotti specifici o categorie di prodotti. Un esempio pratico sono le scatole di cartone 4G come imballaggio combinato. È sicuramente fondamentale verificare il gruppo di imballaggio ed il peso approvato ma è indispensabile sapere per quale contenuto lo stesso è stato testato. Nel pratico, un imballaggio se non è omologato ONU per lo specifico contenuto, salvo casi particolari o imballaggi particolari (esempio imballaggi V), non potrà essere utilizzato. Attenzione, richiedete sempre il test report che dovrà essere messo a vostra disposizione. - Imballaggio danneggiato, ammaccato o con perdite
Questo potrebbe sembrare ovvio, ma se l’imballaggio della merce pericolosa è danneggiato o perde sulla banchina di carico, il vettore rifiuterà la spedizione (deve farlo). Qui si metterà in moto il meccanismo di controllo per identificare la causa.
Marchi ed etichette di merce pericolosa non conformi
Le etichette di merci pericolose devono essere ben visibili e quindi, se fatte male, anche gli errori lo saranno.
Ecco alcuni esempi di errori comuni di marchi ed etichette da evitare a garanzia che la vostra spedizione di merce pericolosa venga accettata e che la consegna vada a buon fine.
- Marchi o etichette non conformi
Le spedizioni di merci pericolose in colli devono essere contrassegnate da diverse informazioni.
Le principali sono Numero ONU, Proper Shipping Name, ed indirizzo di mittente e destinatario. Se queste informazioni non sono indicate correttamente sull’imballaggio, ci si potrebbe aspettare dei rifiuti, fermi merce e conseguenti ritardi. È bene sapere che non solo il design è fondamentale, ma anche le dimensioni o il sistema di affissione. Un esempio? Per il trasporto via strada ADR le etichette di merci pericolose possono essere ridotte da 100x100 mm fino a 50x50 mm, mentre per il trasporto via aerea IATA, le stesse etichette si possono ruotare (posizionandole a quadrato e non a rombo) ma, salvo casi particolari, non si possono ridurre, devono avere dimensione fissa 100x100 mm.
- Design assurdi
Inventare cose nuove non è sempre una buona idea come anche affidarsi a chi non è del mestiere. Le etichette per merci pericolose devono avere un design ben definito, simboli conformi e dimensioni e materiali appropriati. Ricordate, anche i decimi di millimetro contano soprattutto quando le vostre merci attraversano i paesi del nord Europa o vengono spedite via aera.
- Etichette di pericolo troppo vicine o sovrapposte
I bordi delle vostre etichette non devono sovrapporsi o comunque oscurarsi a vicenda. Devono essere ben visibili mai coperte da altre etichette o dalle altre informazioni riguardanti o meno il trasporto della merce pericolosa.
- Etichette su più facce del collo
Le etichette di pericolo devono essere apposte in piano su uno o più lati dell’imballaggio. Le etichette non devono “piegarsi” o “curvarsi” sull’angolo dell’imballaggio, la totalità dell’etichetta deve stare su una sola faccia del collo. - Etichette non visibili attraverso un sovrimballaggio
Se si utilizza un sovrimballaggio (ad esempio quattro fusti imballati insieme su un pallet) tutte le etichette su tutti i contenitori devono essere visibili e leggibili attraverso il Sovrimballaggio / Overpack. Se tutte le etichette non sono visibili, lo speditore deve riprodurre i marchi e le etichette all’esterno del sovrimballaggio. Il consiglio è di applicare le etichette ed i marchi sui due lati opposti del sovrimballaggio. - Etichette di pericolo troppo distanti – curiosità
Questa è più che altro una curiosità ed interesse per chi spedisce negli USA, nonché il caso in cui i propri clienti riutilizzano lo stesso imballaggio ricevuto per spedizioni domestiche.
Se il vostro imballaggio richiede più etichette di pericolo (pericolo primario e pericoli secondari) queste devono essere apposte a non più di 15 cm l’una dall’altra.
Un supporto fondamentale alla scelta dei prodotti corretti
Quando ogni attore coinvolto nella filiera e nella preparazione delle spedizioni conosce le proprie responsabilità in materia di merci pericolose, gli errori possono essere individuati per tempo e il rifiuto della merce può essere evitato. È necessario seguire un percorso ben preciso affidandosi a personale correttamente preparato e formato. L’identificazione e la qualità degli imballaggi omologati ONU e delle etichette di pericolo sono sempre punti critici, ma per questo noi di Serpac possiamo supportarvi nell’ identificare il prodotto corretto oppure nel realizzarlo in base alle vostre esigenze ed alle richieste normative.