Liquidi e ambienti ATEX, le insidie nascoste per gli RSPP
Il ruolo di un RSPP, ovvero la figura che all’interno di un’azienda si occupa di mettere in atto tutte quelle azioni atte a preservare salute e sicurezza sul lavoro, può essere in alcune circostanze particolarmente delicato. Per esempio negli ambienti classificati come ATEX (ATmosphère EXplosible), dove anche solo una piccola scarica elettrostatica potrebbe provocare incendi o esplosioni.
Si tratta di aree in cui sono presenti, o possono essere presenti, atmosfere esplosive, cioè miscele di aria e gas, vapori, fumi o polveri infiammabili in concentrazioni tali da poter causare esplosioni o incendi.
Le aree in cui sono presenti tali rischi sono classificate come zone ATEX e sono numerate da 0 a 2 in base al grado di pericolosità, dove 0 rappresenta il rischio maggiore e 2 il minore. In queste zone la presenza di cariche elettrostatiche incontrollate potrebbe innescare incendi e di conseguenza esplosioni.
Le insidie nascoste per gli RSPP e le soluzioni da adottare
In ambienti così ad alto rischio il ruolo dell’RSPP è particolarmente prezioso. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è la figura che deve mettere in atto tutto ciò che è possibile per scongiurare potenziali pericoli, che in ambienti ATEX sono fondamentalmente costituiti da scariche elettrostatiche, perché potrebbero innescare esplosioni. I lavoratori nelle zone ATEX devono infatti indossare indumenti e calzature con messa a terra permanente e quindi non in grado di scaricare l'elettricità statica attraverso i movimenti. Nel caso si operi in condizioni di scarsa luminosità eventuali torce dovranno essere certificate ATEX perché il fascio di luce di una torcia tradizionale potrebbe essere potenzialmente dannoso e innescare un incendio.
Ma quali sono le precauzioni da utilizzare e le soluzioni da adottare in caso di sversamenti di liquidi infiammabili?
Quando si tratta di sversamenti di liquidi si utilizzano solitamente prodotti assorbenti, ma spesso non si analizza a fondo l’impatto che questi possono avere sulla sicurezza. Quello che abbiamo scoperto nel tempo è che molte aziende con ambienti ATEX utilizzano del granulare per intervenire su sversamenti. L’uso in sé di un granulare non costituisce un rischio, ma il problema nasce quando questo deve essere rimosso. Spesso queste azioni di pulizia avvengono mediante scope o palette. Questo tipo di operazioni aumenta notevolmente la probabilità di dare vita a scintille – e quindi innescare possibili esplosioni. L’utilizzo di granulari non può quindi essere considerata una soluzione sicura, al contrario può essere proprio la causa di possibili problemi.
Molte altre aziende adottano ingenuamente tamponi e salsicciotti per oli o chimici pensando che siano la soluzione migliore, ma non lo sono affatto in ambienti ad alto rischio di esplosione come quelli ATEX. Questa categoria di prodotti è solitamente realizzata in polipropilene, ossia un polimero termoplastico che possiede naturalmente una carica statica. In una zona ATEX, un’operazione banale come estrarre un salsicciotto in polipropilene dalla sua borsa potrebbe trasportare una carica elettrostatica abbastanza grande da innescare un’esplosione. L’utilizzo di assorbitori tecnici convenzionali per oli o sostanze chimiche è quindi assolutamente da evitare nel caso di liquidi infiammabili e zone ATEX.
Come arginare possibili sversamenti di sostanze infiammabili in ambienti ATEX?
L’unica soluzione è utilizzare assorbitori tecnici progettati appositamente per il decadimento statico e la resistività superficiale, come i salsicciotti, i tamponi e i rotoli dissipatori di energia statica Serpac. Questa categoria particolare di prodotti ottempera agli standard NFPA 99 per il decadimento statico e la resistività di superficie ed è trattata per ridurre il rischio di scariche elettrostatiche. Inoltre assorbe e trattiene solventi e carburanti derivati dal petrolio, tra cui acetone, benzene, benzina, toluene, xilene e tante altre sostanze. I tamponi e i rotoli Serpac sono confezionati in appositi sacchi con dissipatore statico per ridurre l’accumulo di carica elettrostatica e sono ideali non solo per eventuali sversamenti, ma anche per rivestire i ripiani dove sono riposti liquidi infiammabili in modo da ridurre al minimo il rischio di scariche elettrostatiche e rappresentano quindi la soluzione ideale che ogni RSPP dovrebbe conoscere e scegliere.
Noi di Serpac siamo esperti in sicurezza e il nostro team di Spill Expert è sempre pronto a fornire supporto e assistenza per individuare le soluzioni più adatte a qualsiasi esigenza specifica.
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