IMDG e le merci pericolose non dichiarate
Il trasporto di merci in grandi quantità avviene per il 90% via mare, di questa percentuale il 10% sono merci pericolose ai fini del trasporto. Tra le più note merci pericolose si evidenziano gli esplosivi, i prodotti chimici, i profumi, le vernici e le batterie al litio.
Il trasporto di merci pericolose è regolamentato da specifici accordi internazionali che si distinguono a seconda della modalità di spedizione, ma che tuttavia hanno in comune l’obiettivo di far spedire in sicurezza. Nel caso specifico del trasporto via mare, il regolamento di riferimento è il codice IMDG.
Partiamo da un semplice concetto, una spedizione può essere definita conforme ai regolamenti solo se rispetta le disposizioni specifiche di imballaggio e di etichettatura, marcatura e placcatura richieste dai regolamenti.
Il costo per la spedizione (inteso proprio come costo del trasporto) di merci pericolose in conformità ai regolamenti è indubbiamente più elevato rispetto ad una spedizione standard ed è proprio per questo motivo che per risparmiare sulla spedizione, spesso non vengono dichiarate le merci realmente trasportate.
Imballare e segnalare correttamente carichi di merci pericolose è una responsabilità e dovere dello speditore, questo consentirebbe di ridurre il numero di incidenti di navi cargo con conseguente riduzione di perdite in termini di vite umane (equipaggio), di proprietà (carico) e al tempo stesso i danni all’ambiente.
E, proprio a proposito di ambiente, in un articolo avevamo trattato un fatto molto importante, quello della perdita dei container in mare, un numero (davvero spaventoso) di container che galleggiano nei mari e per cui la corretta segnalazione diventa fondamentale.
Per il trasporto di merci pericolose via mare IMDG, esistono infatti differenti regole in merito allo stivaggio e posizionamento delle merci e dei container che, in caso di mancata o errata dichiarazione, non potranno essere rispettate andando così ad aumentare drasticamente il pericolo di incidenti.
Negli USA, organizzazioni senza scopo di lucro si sono attivate per condurre sempre più ispezioni di sicurezza ai container alla dogana e alle frontiere per individuare “frodi del carico” e di conseguenza ridurre il tasso di pericolosi incidenti su navi cargo.