“NEAR MISS”: il mancato evento da non sottovalutare
Ti è mai capitato di scivolare o inciampare e di rimanere in piedi per un soffio? Ecco, il termine corretto per identificare questi casi è Near Miss o meglio “quasi infortunio”.
In pratica, si tratta di un evento che avrebbe potuto causare un infortunio (anche mortale) ma che, fortunatamente, non lo ha prodotto. Nel caso questo mancato infortunio avvenisse su un luogo di lavoro, non si è obbligati dalla legge a registrarlo.
Uno studio scientifico dimostra che su 1000 incidenti: 3 sono infortuni con conseguenze rilevanti, 88 sono infortuni con effetti minori e 909 sono i cosiddetti quasi infortuni o Near Miss ovvero episodi che, pur avendone il potenziale, non hanno fortunatamente avuto conseguenze.
Inoltre, secondo una ricerca dell’Università dell’Illinois, ogni 600 eventi near miss si verificano: 30 incidenti che danneggiano la proprietà, 10 che comportano danni gravi alla persona e 1 caso è mortale.
I near miss, che sono proporzionalmente molto più numerosi degli infortuni, andrebbero quindi sempre presi in considerazione ed analizzati in quanto forniscono una indicazione effettiva di rischio ma soprattutto, possono aiutare a tenere sotto controllo e prevenire eventi in grado di procurare infortunio.
Rischio scivolamento: la principale fonte di near miss
L’ INAIL afferma che gli scivolamenti e le cadute nei luoghi di lavoro sono la causa del maggior numero di near miss ed anche di infortuni in tutti i settori lavorativi. Quindi non solo le aziende produttive possono essere soggette a questi rischi ma anche un comune ufficio, basti pensare al corridoio di entrata durante una giornata di pioggia.
Gli infortuni da scivolamento, inoltre, rappresentano i motivi principali delle assenze dal lavoro superiori ai tre giorni, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese, con una durata media di assenze dal lavoro di 38 giorni. Gli indennizzi corrisposti a seguito di tali infortuni ammontano a oltre 90 milioni di euro e rappresentano la principale voce di spesa dell’INAIL.
Il rischio scivolamento di caduta in piano viene oggi normato dal D.Lgs. 81/08, che il datore di lavoro è obbligato a valutare, per identificare adeguate misure di miglioramento.
Soluzioni per ridurre near miss e rischio scivolamento
Con l’obiettivo di ridurre i near miss, il rischio scivolamento e, di conseguenza, gli incidenti e gli infortuni dovuti a cadute, è possibile adottare delle soluzioni innovative.
Utilizzo di un tappeto assorbente
Una di queste è sicuramente data dall’utilizzo del Grippy Floor Mat: un tappeto assorbente sottile e adesivizzato, certificato antiscivolo R13.
Questo tappeto assorbente antiscivolo, posizionato nelle zone più a rischio come gli ingressi negli uffici, vicino a macchinari che rilasciano piccoli sversamenti di liquidi, entrate dei magazzini, ecc vi aiuterà a evitare scivolamenti e near miss. Questa è un’innovativa soluzione preventiva al rischio di infortuni da scivolamento.
Ecco alcune delle caratteristiche principali del tappeto assorbente antiscivolo Grippy Floor Mat:
- Aumenta la sicurezza: non si arriccia, non si sposta e rimane fermo dove lo posizionate;
- Certificato antiscivolo in condizioni di bagnato o in presenza di polvere, riduce la scivolosità dei pavimenti, evitando gli inciampamenti, scivolamenti e cadute in piano;
- Facile da pulire: può essere spazzato, trattato con aspirapolvere e macchine lava-asciuga. Non necessita quindi di essere rimosso per pulire il pavimento;
- Essendo realizzato in 100% polipropilene è sgrassabile, disinfettabile e inerte;
- Durevole ed economico: l’adesivo e il tappeto durano fino a 12 settimane.
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Non rovina i pavimenti: l’adesivo calibrato permette di rimuovere il tappeto senza che questo lasci dei residui sui pavimenti facilitando anche l’applicazione del nuovo tappeto Grippy floor Mat.
Materiali assorbenti per sversamenti
La prevenzione è certamente l’arma migliore per abbattere in maniera consistente il numero di near miss e l’incidenza di infortuni sul lavoro: il tappeto assorbente e antiscivolo è una misura che va esattamente in questa direzione.
Per tutti quei luoghi di lavoro che trattano liquidi e/o che possono correre il rischio di sversamenti, è bene però avere anche a disposizione assorbitori tecnici, chiamati anche assorbitori industriali, per poter intervenire tempestivamente in caso di sversamento, sicuramente una soluzione d’intervento che non può mancare.
A seconda dell’ambiente e dei materiali che si potrebbero sversare, esistono diverse tipologie di assorbenti industriali: tamponi, rotoli, salsicciotti, cuscini, ecc. Esistono poi anche de kit pronti all’uso dove, a seconda della capacità assorbente, ci sono una serie di prodotti utili per arginare e poi assorbire lo sversamento. Questi prodotti sono disponibili in tre differenti gamme: universali (per assorbire la maggior parte dei liquidi), Haz-mat (per assorbire sostanze acide e caustiche anche ad alte concentrazioni) ed infine Oil-only (assorbenti idrorepellenti ideali per assorbire le sostanze oleose ma non l’acqua).
Esistono però alcune situazioni dove, chi deve intervenire sugli sversamenti, predilige un altro tipo di assorbitore tecnico: gli assorbenti granulari.
A differenza della classica segatura o altri materiali più tradizionali, ancora utilizzati in molte aziende e che comunque non possono essere considerati assorbitori tecnici, gli assorbenti industriali granulari PIG sono più efficaci, non contengono silice né altri elementi dannosi per l’uomo; inoltre sono più semplici da spazzare e disperdere e presentano un altissimo potere assorbente mantenendo il loro stato granulare anche dopo aver incorporato i liquidi. Quest’ultimo, in particolare, è un vantaggio notevole che permette una pulizia rapida dell’area in cui è avvenuto lo sversamento senza il rischio di residui pericolosi. La segatura o per esempio l’argilla, al contrario, hanno una bassa capacità assorbente e quindi è necessario utilizzare più prodotto sfuso, il che vuol dire movimentare e smaltire un maggior numero di kg di rifiuti inutilmente.
Avete avuto dei Near Miss?
Avete delle aree a rischio dove volete aumentare la sicurezza agli scivolamenti?