Quali sono le figure coinvolte nel processo di omologazione ONU
Ottenere l’omologazione ONU per il trasporto di merci pericolose è molto importante, tanto dal punto di vista della sicurezza quanto da quello del rispetto della legge. La procedura di ottenimento del certificato si articola in diversi passaggi, dalla richiesta formale alla produzione di campioni per i test al rilascio del documento di omologazione, valido per tutte o, in altri casi, solo per alcune modalità di spedizione, come ad esempio il trasporto via terra o via mare per concludersi con i controlli di produzione obbligatori ai sensi dei regolamenti.
Le figure coinvolte nel processo di ottenimento dell’omologazione ONU
L’omologazione ONU è un processo complesso, nel quale sono coinvolte diverse figure:
- L’ente certificatore
- Il proprietario dell’omologazione
- Il produttore dell’imballaggio interno
- Il produttore dell’imballaggio esterno
- L’utilizzatore
Prima di passare in rassegna il ruolo svolto da ciascuno di essi all’interno della procedura di ottenimento della certificazione è opportuno soffermarci sull’importanza dell’ente certificatore e sui parametri da valutare nel momento in cui lo si sceglie. Alcune aziende, offrono infatti sia la possibilità di rilasciare il certificato di omologazione ONU per tutte le modalità di spedizione, sia un servizio di supporto per quanto riguarda il test degli imballaggi destinati al trasporto.
L’importanza della scelta dell’ente certificatore
La scelta dell’ente certificatore dovrebbe essere legata al soddisfacimento di determinati requisiti:
- Sicurezza
- Omologazione
- Test
- Validità
Per quanto riguarda la sicurezza, va da sé che trasportare merci pericolose è un’operazione che richiede la massima precisione in ogni dettaglio, oltre che, naturalmente, personale altamente specializzato, formato e preparato che se ne occupa. Rispetto, invece, all’omologazione, si tratta di un certificato imprescindibile, perché attesta l’idoneità dell’imballaggio per il trasporto.
Per ottenere l’omologazione ONU è necessario effettuare determinati test – anch’essi svolti da specialisti del settore – che si articolano in diverse fasi. Anche in questo caso rivolgersi ad aziende qualificate rappresenterà un indubbio vantaggio, perché grazie all’esperienza maturata, l’intero processo di ottenimento della certificazione risulterà più semplice e snello. Quarto e ultimo requisito, la validità: non tutte le omologazioni ONU, infatti, sono uguali. Alcune coprono solo specifiche modalità di trasporto, come ad esempio l’ADR (trasporto su strada) oppure il RID (trasporto ferroviario), sicché nel momento in cui un imballaggio viene spedito con un mezzo diverso (come può essere via mare) la certificazione risulta invalida, il che può comportare il blocco della spedizione stessa e l’applicazione di una sanzione pecuniaria. Avvalersi di omologazioni ONU valide per tutte le modalità di trasporto garantisce un grado di sicurezza elevato e la versatilità di utilizzare i metodi di spedizione più consoni alle tempistiche richieste dal cliente. L’ente certificatore risulta, quindi, una figura centrale nel processo di ottenimento della certificazione.
Il ruolo di ciascun protagonista della filiera
Veniamo ora agli altri attori coinvolti. Per quanto riguarda l’imballaggio, come abbiamo visto, per garantire una corretta procedura di ottenimento e mantenimento dell’omologazione ONU è necessario che i produttori, come ad esempio il produttore dell’imballaggio interno e dell’imballaggio esterno rispettino a propria volta i requisiti previsti dai regolamenti per quanto riguarda il tipo di merce o di materiale utilizzato. Entrambi sono tenuti a produrre nella stessa unità produttiva, con gli stessi macchinari, specifiche e qualità con i quali sono stati realizzati i campioni forniti per i test di controllo.
Veniamo ora al proprietario dell’omologazione ONU, che talvolta coincide con l’utilizzatore. Anche per queste due figure è fondamentale attenersi agli obblighi di legge riguardanti la certificazione e il trasporto degli imballaggi, perché, in particolare per quanto riguarda la validità del certificato rilasciato, la responsabilità della sua conformità alla legge e della sua applicazione è proprio a carico di chi è in possesso del documento.
Le omologazioni ONU, salvo enti che fissano una scadenza, rimangono valide se non occorrono cambiamenti a proposito di:
- Modalità di produzione
- Utilizzo dei materiali grezzi
- Tecniche industriali diverse da quelle utilizzate per la produzione degli imballaggi sottoposti al test di controllo
- Configurazione interna dell’imballaggio (in caso di imballaggi combinati)
- Disposizione e orientamento del contenuto (in caso di imballaggi combinati)
- Sistema di chiusura dell’imballaggio o materiali utilizzati per la chiusura (come nastri, saldature, ecc)
Nel caso sia necessario effettuare delle modifiche occorre sottoporre una specifica richiesta all’ente certificatore. Il proprietario dell’omologazione, se non coincide con l’utilizzatore, ha la responsabilità di spiegare a quest’ultimo il corretto utilizzo dell’imballaggio, mentre l’utilizzatore ha il dovere di rispettare le istruzioni ricevute dal proprietario dell’omologazione, che peraltro sono specificate nel test report redatto al termine del processo di omologazione a cui sono stati sottoposti i campioni forniti all’ente certificatore.