In qualsiasi ambiente di lavoro, gli sversamenti di liquidi sono all’ordine del giorno. Può trattarsi di semplice acqua, ma in ambito industriale il più delle volte abbiamo a che fare con oli, combustibili, solventi e refrigeranti. Se poi pensiamo al settore chimico, le perdite accidentali di sostanze acide e corrosive (anche molto pericolose) si verificano con una certa frequenza.
Stracci, segatura e argilla sono le soluzioni che tradizionalmente vengono adottate nei contesti industriali per rimuovere i liquidi che accidentalmente finiscono o si propagano sul suolo durante il lavoro. Ma sono davvero valide? La risposta è no. E non è soltanto per la limitata capacità assorbente. Vediamo perché.
Anche se non tutti lo sanno, la segatura è vietata per legge, in particolar modo se abbinata a sostanze corrosive e combustibili. Infatti, essendo composta da frammenti di legno, è altamente infiammabile e rilascia nell’aria polveri nocive alla salute. Quando si versa su un liquido, la segatura si trasforma in poltiglia che va poi spalata ed eliminata: questo comporta sia lavoro manuale sia costi di smaltimento. Non si può certo definire una soluzione pratica: per quanto si pulisca a fondo, i detriti restano appiccicati sotto le scarpe, con il rischio di sporcare altre aree di lavoro.
Un altro metodo classico per gli sversamenti di liquidi industriali è l’argilla, sottoforma di granuli. Oltre ad avere una minima capacità assorbente (se non addirittura nulla) è poco maneggevole: così come per la segatura, viene conservata all’interno di sacchi molto pesanti e difficili da manovrare. Per non parlare dello spazio elevato necessario per lo stoccaggio. L’argilla è abrasiva, quindi può graffiare e rovinare le superfici. Anch’essa va raccolta dopo l’uso e sono necessarie diverse ore di lavoro per rimuoverla a fondo, essendo molto difficile da pulire.
La sepiolite è un tipo di argilla particolarmente porosa, impiegata soprattutto per assorbire fuoriuscite di olio. Ha il vantaggio di essere molto economica, ma è di scarsa qualità e poco performante. Questo minerale contiene particelle di silice che possono provocare danni cronici ai polmoni (silicosi). A questo grave effetto negativo si aggiungono le controindicazioni generali già viste per l’argilla in granuli.
Oggi l’industria può contare su soluzioni avanzate e certificate per far fronte agli sversamenti. Anche se i prodotti assorbenti tecnici racchiudono un elevato livello di innovazione, sono alla portata di qualsiasi azienda. Il vantaggio economico non è però il solo. Si tratta di metodi sviluppati ad hoc per rispondere a esigenze specifiche, per esempio in funzione del luogo di lavoro o della tipologia e della quantità di liquido. Insomma, esiste un prodotto specifico per ogni situazione: questo permette di intervenire sempre adeguatamente e con rapidità.
Sono panni avvolti in comodi rotoli con un’alta capacità di assorbimento, grazie alla struttura interna stratificata a fibre sottili in grado di trattenere le sostanze più efficacemente e a lungo. A differenza dei sistemi di pulizia tradizionali, i tamponi possono essere utilizzati precauzionalmente, ovvero possono essere posizionati su qualsiasi superficie prima che ci sia un’effettiva perdita di liquido, così da prevenire i danni.
Essendo progettati per durare nel tempo, non sono da sostituire ad ogni piccolo sversamento, ma possono essere lasciati in posizione fino a quando saranno completamente saturi. Al termine del ciclo di utilizzo, si raccolgono con facilità e si dispongono per lo smaltimento: basso costo per lo smaltimento dei tamponi in sè e ancor più basso costo per i tempi di raccolta. Infine, sono sicuri ed ecologici: contengono materiale riciclato a impatto zero sull’ambiente e sulla salute.
Sono concepiti per le attività di primo intervento in caso di perdite, anche per le macchie di olio sull’acqua: servono a circoscrivere la fuoriuscita, per evitare che il liquido si estenda nelle zone vicine. L’area così delimitata può essere ripulita attraverso l’uso di tamponi. I salsicciotti assorbenti con il rivestimento e l’imbottitura in polipropilene 100% sono resistenti alle muffe e possono essere asciugati all’aria aperta per essere riutilizzati.
A differenza dell’argilla e della segatura, i granulari tecnici per le pulizie industriali non contengono né silice né polveri nocivi per la salute. Oltre ad essere puliti e sicuri, questi prodotti sono ignifughi, alcuni chimicamente inerti (non reagiscono con altri elementi) e resistono alle sostanze corrosive. Inoltre sono leggeri, quindi facili da maneggiare e spostare. Un’ultima caratteristica degna di nota sta nel fatto che a contatto con i liquidi restano granulari: anziché trasformarsi in poltiglia come fanno il legno e la sepiolite, gli assorbenti sfusi tecnici mantengono una consistenza asciutta facile da raccogliere e rimuovere.