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Stop alle pulizie industriali disperate: 3 soluzioni per perdite e sversamenti

Data pubblicazione 04/05/2018

Pulizie industriali: addio ai metodi tradizionali

Stracci, segatura e argilla sono le soluzioni che tradizionalmente vengono adottate nei contesti industriali per rimuovere i liquidi che accidentalmente finiscono o si propagano sul suolo durante il lavoro. Ma sono davvero valide? La risposta è no. E non è soltanto per la limitata capacità assorbente. Vediamo perché.

1. Segatura

Anche se non tutti lo sanno, la segatura è vietata per legge, in particolar modo se abbinata a sostanze corrosive e combustibili. Infatti, essendo composta da frammenti di legno, è altamente infiammabile e rilascia nell’aria polveri nocive alla salute. Quando si versa su un liquido, la segatura si trasforma in poltiglia che va poi spalata ed eliminata: questo comporta sia lavoro manuale sia costi di smaltimento. Non si può certo definire una soluzione pratica: per quanto si pulisca a fondo, i detriti restano appiccicati sotto le scarpe, con il rischio di sporcare altre aree di lavoro.

2. Argilla

Un altro metodo classico per gli sversamenti di liquidi industriali è l’argilla, sottoforma di granuli. Oltre ad avere una minima capacità assorbente (se non addirittura nulla) è poco maneggevole: così come per la segatura, viene conservata all’interno di sacchi molto pesanti e difficili da manovrare. Per non parlare dello spazio elevato necessario per lo stoccaggio. L’argilla è abrasiva, quindi può graffiare e rovinare le superfici. Anch’essa va raccolta dopo l’uso e sono necessarie diverse ore di lavoro per rimuoverla a fondo, essendo molto difficile da pulire.

3. Sepiolite

La sepiolite è un tipo di argilla particolarmente porosa, impiegata soprattutto per assorbire fuoriuscite di olio. Ha il vantaggio di essere molto economica, ma è di scarsa qualità e poco performante. Questo minerale contiene particelle di silice che possono provocare danni cronici ai polmoni (silicosi). A questo grave effetto negativo si aggiungono le controindicazioni generali già viste per l’argilla in granuli.

Assorbenti tecnici: perché sceglierli

Oggi l’industria può contare su soluzioni avanzate e certificate per far fronte agli sversamenti. Anche se i prodotti assorbenti tecnici racchiudono un elevato livello di innovazione, sono alla portata di qualsiasi azienda. Il vantaggio economico non è però il solo. Si tratta di metodi sviluppati ad hoc per rispondere a esigenze specifiche, per esempio in funzione del luogo di lavoro o della tipologia e della quantità di liquido. Insomma, esiste un prodotto specifico per ogni situazione: questo permette di intervenire sempre adeguatamente e con rapidità.

1. Tamponi

Sono panni avvolti in comodi rotoli con un’alta capacità di assorbimento, grazie alla struttura interna stratificata a fibre sottili in grado di trattenere le sostanze più efficacemente e a lungo. A differenza dei sistemi di pulizia tradizionali, i tamponi possono essere utilizzati precauzionalmente, ovvero possono essere posizionati su qualsiasi superficie prima che ci sia un’effettiva perdita di liquido, così da prevenire i danni.

Essendo progettati per durare nel tempo, non sono da sostituire ad ogni piccolo sversamento, ma possono essere lasciati in posizione fino a quando saranno completamente saturi. Al termine del ciclo di utilizzo, si raccolgono con facilità e si dispongono per lo smaltimento: basso costo per lo smaltimento dei tamponi in sè e ancor più basso costo per i tempi di raccolta. Infine, sono sicuri ed ecologici: contengono materiale riciclato a impatto zero sull’ambiente e sulla salute.

2. Salsicciotti

Sono concepiti per le attività di primo intervento in caso di perdite, anche per le macchie di olio sull’acqua: servono a circoscrivere la fuoriuscita, per evitare che il liquido si estenda nelle zone vicine. L’area così delimitata può essere ripulita attraverso l’uso di tamponi. I salsicciotti assorbenti con il rivestimento e l’imbottitura in polipropilene 100% sono resistenti alle muffe e possono essere asciugati all’aria aperta per essere riutilizzati.

3. Assorbenti sfusi

A differenza dell’argilla e della segatura, i granulari tecnici per le pulizie industriali non contengono né silice né polveri nocivi per la salute. Oltre ad essere puliti e sicuri, questi prodotti sono ignifughi, alcuni chimicamente inerti (non reagiscono con altri elementi) e resistono alle sostanze corrosive. Inoltre sono leggeri, quindi facili da maneggiare e spostare. Un’ultima caratteristica degna di nota sta nel fatto che a contatto con i liquidi restano granulari: anziché trasformarsi in poltiglia come fanno il legno e la sepiolite, gli assorbenti sfusi tecnici mantengono una consistenza asciutta facile da raccogliere e rimuovere.

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In qualsiasi ambiente di lavoro, gli sversamenti di liquidi sono all’ordine del giorno. Può trattarsi di semplice acqua, ma in ambito industriale il più delle volte abbiamo a che fare con oli, combustibili, solventi e refrigeranti. Se poi pensiamo al settore chimico, le perdite accidentali di sostanze acide e corrosive (anche molto pericolose) si verificano con una certa frequenza.

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Indipendentemente dal liquido versato e dal livello di emergenza dell’incidente, l’esigenza di base è la stessa: assorbire la fuoriuscita nel modo più efficace, veloce e sicuro possibile. Ancora meglio se con un dispendio minimo di risorse, sia per quanto riguarda il costo degli strumenti utilizzati sia per il numero di persone coinvolte nella pulizia. Oggi esistono assorbenti tecnici di ultima generazione che coniugano perfettamente queste esigenze: parliamo di tamponi, salsicciotti e prodotti granulari.