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Tutti i benefit delle scatole 4GV senza vermiculite

Data pubblicazione 29/09/2020

Quando si parla di scatole omologate ONU 4GV si intende un particolare tipo di imballaggio (la lettera “V” indica un imballaggio speciale conforme a specifiche richieste della normativa) impiegato per il trasporto di merci pericolose. Tali scatole, infatti, se omologate da un ente certificatore valido, sono utilizzabili per il trasporto di merci pericolose via terra (ADR), via ferroviaria (RID), via navigabile (ADN), via mare (IMDG) e via aerea (ICAO/IATA) e, grazie alle loro caratteristiche, possono essere impiegate per la spedizione di oggetti o imballaggi interni di qualsiasi tipo per materie liquide o solide appartenenti ai packing group I (materie molto pericolose), II (materie mediamente pericolose) e III (materie debolmente pericolose).

Quali sono le caratteristiche delle scatole 4GV

A differenza delle scatole 4G, la cui omologazione è una combinazione fra l’imballaggio esterno (scatola) e lo specifico imballaggio interno (che non può variare rispetto a quello utilizzato durante i test), per le scatole 4GV non occorre verificare l'imballaggio interno.

Tuttavia, quando si parla di scatole 4GV, è ugualmente necessario rispettare le indicazioni riportate sul test report (richiedibile al produttore dell’imballaggio), come il peso lordo massimo degli imballaggi interni, il peso lordo del collo, la chiusura della scatola e le distanze minime di vermiculite tra gli imballaggi interni e/o pareti, fondo e coperchio.

 

Cos’è la vermiculite (e come viene usata)

Abbiamo accennato a un elemento imprescindibile e caratterizzante delle scatole 4GV, ossia alla vermiculite. Ma di cosa si tratta, esattamente? E perché essa viene tradizionalmente utilizzata in abbinamento alle scatole 4GV? Andiamo con ordine. Prima di tutto si tratta di un materiale assorbente di imbottitura, date le sue caratteristiche tecniche: essa, infatti, è chimicamente inerte, incombustibile, imputrescibile e insolubile in acqua e in solventi organici, è esente da impurità ed è sterile.

Di origine minerale, dopo essere stata sottoposta a un particolare processo di esfoliazione si presenta in scaglie o granuli costituiti da micro canali e cellette chiuse, elementi, questi, che la rendono idonea all’assorbimento degli urti e dei liquidi. E, dunque, un ottimo materiale di riempimento per imballaggi. Inoltre, essa non rientra in alcuna classe di pericolo per il trasporto di merci pericolose e non è quindi sottoposta ai relativi Regolamenti ADR (via terra), RID (via ferrovia), ADN (per vie navigabili interne), IMDG (via mare) e ICAO/IATA (via aerea).

Per il suo utilizzo è necessario consultare il certificato di omologazione dell’imballaggio, lo stesso che dà indicazioni anche sulle distanze minime tra gli imballaggi interni e tra imballaggi interni e pareti, fondo e coperchio della scatola. Sempre nel certificato di omologazione ONU viene indicato che, una volta assemblata la scatola, deve essere posto un sacco in polietilene all’interno, nel quale verranno posizionati tutti gli imballaggi interni avvolti da vermiculite. Il sacco non è solo una richiesta del certificato di omologazione ma anche della normativa in quanto, in caso di fuoriuscita di liquidi, il sacco ne evita la dispersione, permettendo alla vermiculite di assorbire il liquido. Inoltre, anche se non richiesto dalla normativa, è possibile proteggere gli imballaggi interni inserendoli singolarmente in sacchi in plastica chiusi con nastro adesivo o fascette per poi avvolgerli dalla vermiculite.

Perché consigliamo l’uso di sacchi per avvolgere gli imballaggi interni? Il motivo è semplice: data la sua natura minerale, la vermiculite può, se sottoposta a sfregamento ed erosione (specie nel momento del trasporto), produrre polvere che andrà a depositarsi su tutti i vostri imballaggi interni. Un vero disagio, che interessa non solo il mittente che recapita un prodotto impolverato ma anche il destinatario della merce pericolosa che dovrà pulire tutti gli inner.

 

Come sono fatte le scatole 4GV senza vermiculite

Per ovviare a tale inconveniente sono state progettate e messe sul mercato particolari scatole 4GV senza vermiculite, ossia senza quel materiale che, pur necessario per l’assorbimento dei liquidi e per l’attutimento degli urti, potrebbe provocare “danni” ai materiali ivi contenuti. Tali scatole sono egualmente omologate ONU e sono idonee per la spedizione di merci pericolose secondo i regolamenti ADR (via terra), RID (via ferrovia), ADN (per vie navigabili interne), IMDG (via mare) e ICAO/IATA (via aerea). Il “segreto” di tali scatole sta infatti nell’utilizzo di uno speciale kit con materiali in grado di svolgere la duplice funzione assorbente e attutente della vermiculite, eliminando così gli inconvenienti che potrebbero essere provocati da quest’ultima.

 

Quali sono i benefit delle scatole 4GV senza vermiculite

I vantaggi che se ne traggono sono, dunque, molteplici:

  • Pulizia: ossia niente più polvere causata dall’erosione della vermiculite. Le scatole 4GV senza vermiculite sono così in grado di mantenere la pulizia non solo di chi, in magazzino, si occupa di imballare le merci pericolose (evitandogli, così, l’utilizzo di eventuali DPI), ma anche delle merci stesse, che arrivano a destinazione prive di polvere e di eventuali danni.
  • Velocità: grazie ai pratici kit, chiunque debba imballare le merci pericolose non deve più badare alle ferree regole delle distanze tra gli imballaggi interni e delle dosi di vermiculite da utilizzare, mettendosi con il metro a misurare le distanze, ma può procedere direttamente proteggendo gli imballaggi interni con i componenti del kit forniti ed inserendo poi gli stessi nelle scatole, dimezzando così i tempi di lavoro.
  • Costi: questi vengono calcolati sulla base del peso del collo e sono anche un riflesso della velocità di preparazione, meno tempo meno costo. Lo speciale kit Safe&Clean composto da foam SR e panni assorbenti è più leggero della vermiculite e per questo motivo il peso del collo sarà inferiore, riducendo così i costi di spedizione (soprattutto via aerea) che dipenderanno molto dalle tariffe concordate con il vostro spedizioniere.

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