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Tutto quello che devi sapere sull’imballaggio per la spedizione di batterie al litio

Data pubblicazione 05/07/2018
no html: Le batterie al litio o, più tecnicamente, gli accumulatori agli ioni di litio, sono le batterie più comunemente e largamente utilizzate nell’elettronica di consumo. Gli smartphone e i laptop che tutti noi maneggiamo quotidianamente, ad esempio, sono alimentati con questa tecnologia, così come avviene per la maggior parte delle vetture elettriche o ibride, sempre più diffuse nel settore automobilistico. Molto comuni sono anche le batterie al litio metallico (non ricaricabili), utilizzate ad esempio per l’alimentazione degli orologi o delle chiavi della macchina con apertura a distanza. Dubbi su come etichettare e marcare un collo? Scarica la nostra infografica con tutte le specifiche! Le caratteristiche fisiche degli ioni di litio rendono questo tipo di batterie particolarmente vantaggiose, in quanto risultano più leggere e con un tasso di autoscarica nettamente più basso di quelle a base di nichel. Possono inoltre essere facilmente realizzate in un’ampia gamma di forme e dimensioni, risultando sempre perfettamente in grado di adattarsi ai più svariati dispositivi elettronici. Il litio, tuttavia, è un materiale altamente infiammabile e corrosivo e le batterie che lo contengono sono classificate come merce pericolosa: se surriscaldate o danneggiate possono, infatti, facilmente generare cortocircuiti, che possono portare a incendi e piccole esplosioni. L’imballaggio, la spedizione e il trasporto di questo tipo di batterie è dunque un procedimento tutt’altro che banale, per il quale sono previste rigide normative di sicurezza e che richiede proprio per queste ragioni particolare accortezza e competenze specifiche. Nel settore del trasporto aereo, in particolare, la disciplina è divenuta particolarmente rigorosa in seguito ad alcuni incidenti avvenuti nel recente passato dovuti alla presenza a bordo di batterie al litio. La normativa IATA (International Air Transport Association), che regola la spedizione di merci pericolose via aerea, prevede ad esempio, ormai da qualche anno, il divieto assoluto di trasporto su voli di linea di batterie al litio (ioniche e metalliche) non incluse in apparecchi elettronici. Le stesse compagnie aeree hanno certificato come tale materiale possa rappresentare un serio rischio per l’incolumità dei passeggeri. Le normative per le spedizioni, naturalmente, variano a seconda del fatto che si tratti di trasporto aereo (IATA), marittimo (IMDG), via navigabile interna (ADN), su rotaia (RID) o su strada (ADR). In ognuno di questi casi è fondamentale non solo conoscere le limitazioni su peso, dimensioni e quantità delle batterie trasportate, ma anche avere a disposizione tutto ciò che è necessario per imballare ed etichettare la merce in maniera corretta. È fondamentale, infatti, che il materiale per l’imballaggio sia di qualità, certificato e conforme alle disposizioni internazionali, affinché il trasporto possa avvenire in perfetta sicurezza e senza intoppi burocratici. Ma quali sono le principali caratteristiche di un imballaggio a norma? Le batterie al litio possono essere spedite singolarmente, insieme ad altri strumenti (ad esempio nel caso delle batterie di riserva), oppure direttamente all’interno delle apparecchiature elettroniche che andranno ad alimentare e ognuno di questi casi prevede modalità di classificazione e di etichettatura differenti. Quando si prepara per la spedizione un collo contenente batterie al litio è importante avere delle accortezze. Per esempio, in presenza di più batterie, sarà necessario l’uso di sacchetti antistatici o qualsiasi altro “separatore” che non permetta ai contatti delle pile di toccarsi. Per la spedizione di batterie contenute in un dispositivo, invece, sarà necessario assicurarsi che i dispositivi non siano in grado di attivarsi durante la spedizione. Uno degli accorgimenti imprescindibili per il trasporto di questo tipo di materiale è quello di servirsi di imballaggi conformi che, salvo casi particolari, devono essere omologati, come ad esempio le ONU 4G per batterie al litio. Su di esse andranno poi affisse le etichette o i marchi specifici per la propria spedizione, a seconda della modalità di spedizione scelta e che riportino la tipologia di contenuto, specificando tra le altre cose se si tratta di litio metallico o ionico. Per identificare le batterie al litio bisogna sapere che sono suddivise in 4 numeri ONU: UN3090 (litio metallico), UN3091 (litio metallico contenute o imballate in un dispositivo), UN3480 (litio ionico) e un 3481 (litio ionico contenute o imballate in un dispositivo). Come per qualsiasi altro numero ONU, prima di preparare i colli per la spedizione, anche per le batterie al litio è necessario consultare le istruzioni di imballaggio. Infatti, a seconda del numero ONU, del tipo di batteria, della potenza e a seconda del suo “stato” (integra, danneggiata, rifiuto, prototipo), cambierà l’istruzione di imballaggio e, quindi, le relative disposizioni di etichettatura / marcatura e imballaggio. Insomma, l’imballaggio e la spedizione di batterie al litio è tutt’altro che una procedura semplice, anche perché le normative che la riguardano sono in costante aggiornamento e subiscono di anno in anno modifiche più o meno significative. Per fare un esempio, a partire dal 1° gennaio 2019, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento ADR per la spedizione di merci pericolose via strada, sarà obbligatorio utilizzare la nuova etichetta (modello 9A) per la segnalazione di colli contenenti batterie al litio. Questa etichetta è già in uso per la spedizione di batterie al litio via aerea, in quanto introdotta il 1° gennaio 2018 dal regolamento IATA 59th edizione. A riprova di quanto sia importante affidarsi alla competenza di esperti del settore quando si tratta di imballaggio e spedizione di merci pericolose.