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Trasporto di merci pericolose: gli imballaggi e le etichette necessari per spedire profumi

Data pubblicazione 15/11/2017

Lo sapevi? Spesso sotto le mentite spoglie di oggetti di uso comune si nascondono merci pericolose. Proviamo a pensare ad esempio a: deodoranti, smalti, acetone, profumi… Sono tutte materie altamente infiammabili! Per questa ragione, chi spedisce questo genere di prodotti è tenuto a rispettare le normative vigenti in materia di trasporto di merci pericolose che sono: ADR, RID, ADN, IMDG e ICAO/IATA.

Prendiamo in analisi in particolare il caso dei profumi: quali sono i punti a rischio durante la spedizione? Prima di tutto la fragilità della confezione. Spesso, infatti, i profumi sono contenuti in un packaging di vetro quindi facilmente infrangibile.

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Con la rottura della confezione, ad esempio, si rischia di disperdere il liquido contenuto e rovinare gli altri prodotti all’interno dello stesso collo. Ma non solo, potrebbe portare a rischi molto più grandi sia per l’operatore che dovrà maneggiare il collo sia per il trasporto in corso. Questo porta ad un enorme spreco di capitali, senza contare il disagio per il cliente che si ritroverà senza merce. Allora, come spedire profumi in sicurezza?

Profumi di classe... PG II o PG III?

In genere, il primo step per spedire in sicurezza prodotti a rischio è la scelta dell’imballaggio: qual è il contenitore più adatto al trasporto del mio carico? Ovviamente, se si è nuovi in questo settore è sempre bene affidarsi ad un partner esperto che ti sappia consigliare la soluzione migliore.

Ad ogni modo, prima di affrontare qualsiasi tipo di scelta bisogna individuare il tipo di prodotto e il livello di pericolo - chiamato anche Gruppo di Imballaggio (GI) o Packing Group (PG). Partiamo dal fatto che i profumi appartengono ai liquidi infiammabili, quindi classe 3, e hanno il numero ONU UN1266 (prodotti di profumeria).

Per quanto riguarda il livello di pericolo dei profumi, invece, ci troviamo di fronte alla divisione in due classi: PG II e PG III. La prima sigla va ad indicare i Gruppi di Imballaggio mediamente pericolosi; mentre, la seconda sigla comprende quelli debolmente pericolosi. Ad ogni PG corrisponde un tipo di imballaggio diverso.

Imballi ed etichette per profumi: a ciascuno il suo

Quando si tratta di spedire profumi sono molte le variabili che entrano in gioco oltre ai Gruppi di Imballaggio. Tra le tante troviamo la via di trasporto selezionata e la quantità contenuta negli imballaggi interni; questi elementi vanno ad influenzare la scelta dell’imballaggio corretto e dell’etichettatura adeguata. Dato che le modalità di spedizione sono tante, prendiamo in considerazione la spedizione di profumi in un imballaggio combinato spedito via terra ADR, ferrovia RID, navigabile interna ADN e mare IMDG in quanto identiche per richieste e quantitativi.

1. Gruppo II in piena regolamentazione

Partendo dall’interno, i contenitori potranno avere una capienza di 10L se realizzati in vetro, 40L se in metallo, 30L per quelli in plastica. L’imballo esterno, in caso si spedisse in una scatola in cartone, dovrà essere omologato 4G o 4GV. Il peso totale del singolo collo non deve superare i 400kg lordi mentre, l’unità di trasporto non ha limiti di capienza.

Per quanto riguarda etichettatura e marcatura, sugli imballi per i profumi del PG II dovranno comparire i seguenti elementi: etichetta di pericolo di classe 3 (rossa con il simbolo del fuoco), le frecce di orientamento su due lati opposti della scatola, il numero ONU UN1266 e il marchio ONU di omologazione. Queste disposizioni valgono per tutte le normative attualmente in vigore. Per quanto riguarda la spedizione per via mare (e anche aerea), invece, è necessario aggiungere il nome del prodotto cioè il Proper Shipping Name (PSN) vicino al numero ONU UN1266: nel nostro caso dovrà essere “PERFUMERY PRODUCTS”.

2. Gruppo III in piena regolamentazione

Per quanto concerne la scelta di imballi per il PG III, si possono seguire le disposizioni valide anche per il Gruppi di Imballaggi II. La differenza principale risiede nei limiti di capienza dell’unità di trasporto: se per i PG II non esisteva, per i GI III è stato posto a 1000L.

3. Gruppo II e III in quantità limitata

In questo caso non esiste una differenziazione tra profumi del gruppo II o III quando queste si trasportano in quantità limitata, ma le disposizioni cambiano rispetto agli esempi visti fino ad ora.

I contenitori interni, ad esempio, non possono superare i 5L al pezzo; mentre il peso del collo è massimo di 30kg lordi. Cambiano anche marchi ed etichette. Non sarà più necessario, infatti, apporre l’etichetta di classe, basterà semplicemente applicare il marchio di Quantità Limitata (losanga bianca e nera). Per quanto concerne l’imballaggio non sarà necessario un imballaggio omologato, ma servirà un imballaggio conforme alle disposizioni del 6.1.4 che sono le stesse disposizioni di costruzione degli imballaggi omologati, ma senza il marchio ONU. Un qualsiasi imballaggio omologato è pertanto conforme a queste disposizioni.

Trasporto di profumi in quantità esente

Salvo eccezioni per tutti i trasporti di merci pericolose via strada, la normativa ADR deve essere applicata, tuttavia ci sono - come sempre - delle esenzioni che permettono di spedire in maniera più o meno agevole: in questo caso, parliamo dei trasporti in quantità esenti (EQ). Anche nel caso di prodotti di profumeria è possibile fare dei trasporti di questo tipo rispettando, però, alcuni parametri.

Le merci pericolose ammesse al trasporto in quantità esente sono identificate con un codice alfanumerico, che definisce le quantità massime ammesse al trasporto sia a livello di imballaggio interno sia di imballaggio esterno. Per esempio, per quanto riguarda la tipologia E1, prodotti per profumeria appartenenti al gruppo di imballaggio III, l’imballaggio interno non deve superare i 30ml mentre quello esterno ha il limite di 1000ml. Nel caso della tipologia E2, prodotti per profumeria appartenenti al gruppo di imballaggio II, la quantità trasportabile nell’imballaggio interno non varia, cambia il limite per l’imballo esterno il quale scende a 500ml. Naturalmente, si parla sempre di quantità nette, tara esclusa.

Esistono degli imballaggi studiati appositamente per la spedizione in quantità esente. Questi devono andare in contro ad una serie di test per verificare la resistenza non solo del pack esterno ma anche degli imballaggi interni che, infatti, non si dovranno rompere nè tantomeno perforare durante la fase di test.

Tutti gli imballi interni, inoltre, dovranno essere dotati di un mezzo di contenimento per evitare fuoriuscite del contenuto in caso di incidenti e di materiali assorbenti con una capacità tale da assorbire la totalità dei liquidi contenuti nell’imballaggio interno.

Sovrimballaggi per profumi

Riferendoci sempre al trasporto di merci pericolose via strada, la normativa ADR permette di raggruppare diversi colli in un unico imballaggio più grande, in modo da rendere più facile il trasporto: si tratta dell’overpack.

Per utilizzare correttamente un sovrimballaggio / overpack è necessario verificare la presenza di alcune marcature obbligatorie per la normativa ADR tra cui tutti i dati dei prodotti contenuti all’interno. Ipotizzando una spedizione in piena regolamentazione, salvo casi particolari, sul sovrimballaggio dovranno comparire tutte le informazioni, marchi ed etichette presenti sui singoli colli posti all’interno, ad eccezione del marchio di omologazione.

Nel caso di spedizione via mare, oltre quindi ai numeri ONU, marchi ed etichette, e le frecce di direzione (quando richieste), dovranno essere apposti anche i nomi delle merci pericolose trasportate. Per esempio, nel caso di profumi il nome da indicare sul collo sarà “PERFUMERY PRODUCTS”. Solo per la spedizione via aerea bisognerà aggiungere anche mittente e destinatario. Inoltre, per ogni modalità di trasporto è richiesta la scritta “OVERPACK SOVRIMBALLAGGIO”.

 

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