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Controlli trasporti su strada ADR: “Operazioni ad alto impatto” nel settore delle merci pericolose

Data pubblicazione 30/10/2018

Anche in seguito al tragico incidente di Bologna, le autorità competenti hanno intensificato in tutta Italia i controlli sui mezzi, soprattutto quelli trasportanti merci pericolose.

Un esempio si ha a Reggio Emilia dove il Servizio della Polizia Stradale ha programmato nuove “Operazioni ad alto impatto” nel settore delle merci pericolose: nel corso delle scorse settimane sono stati intensificati i controlli mirati ai mezzi che tutti i giorni viaggiano con materiali altamente pericolosi, infiammabili, tossici e corrosivi.

Gli agenti della Stradale, ogni giorno, sono impegnati in controlli per verificare la piena applicazione della normativa ADR da parte delle ditte committenti, caricatori e autotrasportatori che circolano sulle nostre strade.

I controlli delle autorità competenti sono, per esempio, rivolti alla verifica di:

quantità massime consentite in relazione alla loro pericolosità;

segnalazioni previste sui veicoli (per esempio pannelli arancio e placche di pericolo);

• presenza della corretta documentazione richiesta dal manuale ADR;

• presenza degli equipaggiamenti a protezione dell’unità di trasporto e per ogni membro dell’equipaggio
   (esempio: istruzioni scritte aggiornate, borsa ADR ed estintori, quando necessari);

condizioni dei conducenti, come rispetto dei tempi di guida e di riposo.

Decine e decine le infrazioni che sono state contestate durante questa “Operazione ad alto impatto” per un importo complessivo di Euro 12.251, inerenti soprattutto alla tenuta della documentazione prevista per il trasporto, all’equipaggiamento di sicurezza e l’assenza a bordo delle istruzioni scritte aggiornate, che devono essere rigorosamente seguite in caso di incidenti o in presenza di situazioni emergenti. (clicca qui per verificare se le tue istruzioni scritte sono aggiornate).

In particolare, presso il casello autostradale di Reggio Emilia, è stato intercettato un autoarticolato con un carico di sostanze chimiche in colli, proveniente dalla Svizzera e diretto presso un’azienda locale, con la documentazione errata, tanto da non permettere la tracciabilità delle merci pericolose che stava trasportando.

Gli Agenti della Stradale, ultimati gli accertamenti che hanno visto il coinvolgimento sia della ditta di trasporto sia della ditta committente, hanno sottoposto il mezzo a fermo amministrativo ed operato il ripristino della corretta tracciabilità delle sostanze rinvenute. Alla società proprietaria dell’autoarticolato, sono state elevate diverse sanzioni per un importo totale pari ad Euro 4.942.

Tra i numerosi mezzi fermati, gli agenti hanno intimato l'alt a due autotrasportatori che viaggiavano carichi, rispettivamente, di benzina e gasolio. In seguito ad un controllo più approfondito, sono emerse differenti evidenti criticità riguardanti il mezzo stesso: in particolar modo, entrambi i mezzi presentavano pneumatici con segni evidenti di usura, come crepe e tagli, e battistrada completamenti usurati. I due conducenti sono stati sanzionati e, una volta effettuato il cambio dei pneumatici, intimati a lasciare l'autostrada e fermare il trasporto fino al ripristino dell'efficienza del veicolo.

Un altro conducente, che trasportava materiale fortemente corrosivo, è stato sanzionato per aver guidato molte più ore rispetto a quelle consentite dal Codice della Strada.