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Colli, container e veicoli: quali etichette applicare per il trasporto di merci pericolose

Data pubblicazione 15/09/2017

Tra le principali esigenze legate al trasporto di merci pericolose spicca quella di una corretta segnalazione della loro presenza e della natura del pericolo connesso.

I regolamenti ADR, RID, ADN, IMDG e ICAO/IATA, relativi alle diverse modalità di trasporto, hanno ampiamente sviscerato questo aspetto, prescrivendo minuziosamente l'apposizione, sui contenitori, di elementi segnalatori quali etichette, marchi, pannelli e placche, che accompagneranno i prodotti nel loro cammino, dalla partenza all'arrivo a destinazione.

Tra le principali caratteristiche degli elementi di segnalazione si annoverano visibilità, resistenza alle intemperie, e l'essere realizzati secondo specifiche istruzioni.

L'etichettatura è un aspetto delicato, che chi si occupa delle operazioni di trasporto di merci pericolose deve padroneggiare e gestire correttamente, in prima persona o con l'aiuto di soggetti specializzati.

 

La materia, infatti, non è priva di insidie: per esempio, in base alla modalità di trasporto possono variare alcuni elementi (come le dimensioni minime dei pannelli arancio per le spedizioni via mare), e ci sono differenze nell'etichettatura prevista per colli, container e veicoli.

Consideriamo le principali.

Etichettatura dei colli

Si definisce collo, il prodotto finale dell'operazione di imballaggio, costituito dall'imballaggio o grande imballaggio o IBC, con il suo contenuto, e pronto per essere trasportato. Sono inclusi nella definizione i recipienti per gas, e gli oggetti che per dimensione, massa o configurazione possono essere trasportati in assenza di imballaggio, oppure imbracati, ingabbiati o nei dispositivi di movimentazione.

Per i colli, le etichette e i marchi devono avere una dimensione minima di 100x100 mm. Questo formato può tuttavia essere ridotto se le dimensioni del collo lo richiedono, purché la visibilità sia preservata.

Etichettatura dei container

Il container è un dispositivo di trasporto, costituito da un telaio o analogo dispositivo, con carattere permanente e abbastanza resistente agli usi ripetuti. L'idea di creare grandi contenitori multiuso, adatti al trasporto delle merci, risale al 1956 e si deve all'imprenditore americano Malcom Mclean, nel 1956.

Da allora è stata fatta tanta strada, e oggi i container - ampiamente utilizzati nel trasporto di merci pericolose - includono anche elementi che facilitano lo stoccaggio e la movimentazione, specialmente in occasione del trasbordo da un mezzo ad un altro.

Naturalmente, le placche e i marchi da utilizzare sui container devono essere ben visibili: questo spiega la dimensione minima di 250x250 mm, decisamente superiore a quella prevista per i colli.

Anche i ben conosciuti pannelli arancio di pericolo che devono obbligatoriamente essere posizionati sulle unità di trasporto di merci pericolose devono risultare ben visibili. Per i pannelli arancio con numeri previsti per i container, la dimensione prescritta dai regolamenti ADR, RID, ADN è di 400x300 mm, con un bordo nero di 15 mm.

In caso di spedizioni via mare, oggetto del regolamento IMDG, le dimensioni minime prescritte sono, invece, sempre pari a 300x120 mm, con il bordo nero di 10 mm.

Nei pannelli arancio numerati 400x300 (ADR, RID e ADN), il primo numero si trova nella parte superiore e il secondo in basso, sovrapposti e suddivisi da una linea nera. Il numero di sopra, detto anche numero Kemler, identifica il pericolo (es. inquinante, esplosivo), quello inferiore la merce (es. gasolio, benzina), ed è detto anche numero ONU. In entrambi i casi le cifre hanno un'altezza di 100 mm. Nei pannelli arancio numerati 300x120 (IMDG) viene indicato solo il numero ONU che identifica la merce (es. vernici, profumi), in questo caso le cifre avranno un’altezza minima di 65 mm.

Per avere un'idea dell'utilità dei pannelli numerati, si consideri il verificarsi di un incidente. In questo caso, comunicare ai vigili del fuoco i numeri riportati sul pannello sarà loro d'aiuto per stabilire la più corretta modalità di intervento e con la massima tempestività.

Come comportarsi nel caso in cui vengano trasportate diverse tipologie di merci pericolose contemporaneamente? Per essere in regola, occorreranno pannelli arancioni numerati per ogni prodotto pericoloso trasportato, salvo casi specifici.

Etichettatura dei veicoli

Così come previsto per i container, per le unità di trasporto a motore, o trainate da veicoli a motore, le placche e i marchi devono possedere una dimensione minima di 250x250 mm, affinché ne sia assicurata la leggibilità da una certa distanza.

A seconda del caso, possono essere previsti, oltre ai pannelli arancio numerati, di dimensione minima pari a 400x300 mm (le stesse dei container), i pannelli generici arancio, privi di numeri. Questi hanno il compito di fornire un avvertimento generico di pericolo, e le misure sono pari, a loro volta, a 400x300 mm o – in casi particolari – a 300x120 mm.

Una corretta etichettatura, che riguardi colli, container o veicoli, non dovrebbe mai essere considerata semplicemente un adempimento. La dichiarazione veritiera e trasparente del contenuto delle spedizioni espressa dalle etichette, infatti, favorisce il trasporto di merci pericolose in sicurezza e rende più efficienti gli scambi economici.

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