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Trasporto di merci pericolose via mare: guida all’etichettatura

Data pubblicazione 09/11/2017

Alessandro Baricco ha scritto: “Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile”.

È proprio la potenza e l’imprevedibilità del mare che ha reso ancora più complesso il trasporto di merci pericolose. Le onde e le tempeste particolarmente violente possono mettere a dura prova le unità di trasporto e le merci in esse contenute. Per questa ragione la spedizione di prodotti via mare richiede una particolare attenzione in ogni fase della sua preparazione.


Come trasportare le tue merci pericolose nel pieno rispetto della legge?

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Ogni singolo dettaglio dev’essere studiato con cura: dal tipo di imballaggio al tipo di marcatura ed etichettatura. Tutti gli elementi presenti all’interno di questa complessa catena di montaggio, infatti, possono contribuire a migliorare la qualità della spedizione e, di conseguenza, garantire l’arrivo dei prodotti senza danni o incidenti di percorso.

Quando cerchiamo la soluzione più adeguata per il trasporto di merci pericolose via mare, dobbiamo sempre fare riferimento al codice IMDG (International Maritime Dangerous Goods Code).

In questo regolamento non sono contenute solo norme riguardanti le modalità di stivaggio e spedizione, ma anche le linee guida per etichettare e marcare correttamente colli, container e veicoli addetti al trasporto dei prodotti.

Marcatura di colli: da dove iniziare?

Dopo aver scelto accuratamente gli imballaggi più adeguati per il trasporto della propria merce, è necessario passare al secondo step: la marcatura, ovvero tutto ciò che viene stampato o riportato sull’imballo.

Partiamo da una considerazione generale che riguarda da vicino la marcatura dei colli: tutti i marchi apposti devono essere ben visibili e leggibili anche dopo tre mesi di immersione in acqua marina. Questo significa che ogni marchio ed etichetta devono essere realizzati con materiale altamente performante ed in grado di resistere a queste situazioni.

Dal lato tecnico, invece, i colli devono riportare obbligatoriamente il marchio ONU, il numero ONU di identificazione della merce, la designazione ufficiale di trasporto - in inglese, Proper Shipping Name (PSN) - e le frecce di orientamento se necessarie. Questo genere di informazioni devono essere presenti sui colli spediti a piena regolamentazione, salvo casi particolari.

In generale questi marchi vanno apposti su un lato nel caso degli imballi più piccoli; mentre, nel caso di IBC (superiori a 450 L) e grandi imballaggi, vanno stampati sui due lati opposti del collo. Fanno eccezione le frecce di orientamento le quali vanno applicate sempre su due lati opposti.

Esistono dei casi particolari per quanto riguarda la marcatura dei colli ovvero le merci in quantità limitata e i prodotti inquinanti per il mare. Per le merci a quantità limitata si applica il marchio quadrato a forma di losanga (rombo) di 10 cm per lato solo su una facciata dell’imballaggio; mentre, nel caso del prodotto inquinante, si utilizza il marchio “MARINE POLLUTANT”.

Etichettatura dei colli: partiamo dall’ABC

I colli per il trasporto di merci pericolose via mare non necessitano solamente della marcatura; infatti, un altro elemento fondamentale per una spedizione a norma di legge è l’etichettatura. Anche in questo caso le etichette devono essere in grado di resistere a tre mesi di immersione in acqua di mare.

Il regolamento IMDG prevede l’utilizzo di un’etichetta a losanga (rombo) di almeno 10cm per lato che identifichi la classe di pericolo a cui appartiene la merce. Questa andrà apposta su un lato, nel caso di imballi, su due lati opposti nel caso di IBC (superiori a 450 litri) e grandi imballaggi. Ad ogni classe corrisponde un’etichetta diversa, per saperne di più puoi consultare il nostro sito.

Oltre all’etichetta di classe se la sostanza presenta ulteriori pericoli, è obbligatorio segnalare i “pericoli secondari” con un’apposita etichetta.

Non solo colli: etichettatura di container e veicoli

Durante il trasporto di merci pericolose via mare, non solo i colli necessitano marcatura ed etichettatura, ma anche i container che li contengono e i veicoli che li trasportano.

In linea di massima marchi, placche ed etichette vanno applicati su tutti e quattro i lati dei container mentre, per quanto riguarda i veicoli per il trasporto in colli e le cisterne vanno posizionati sulle due fiancate e sul retro.

Per quanto riguarda, invece, i container per il trasporto alla rinfusa, i container-cisterna, le cisterne mobili, le casse mobili cisterna, i CGEM (Container per Gas ad Elementi Multipli) e i veicoli cisterna, si richiede l’apposizione del PSN almeno sulle due fiancate.

Nel caso vengano trasportati diversi numeri ONU all’interno della stessa unità di trasporto bisognerà placcarla e marcarla con tutte le placche di pericolo ed i marchi richiesti per ogni singola classe, evitando i doppioni. Nel caso, invece, di trasporto di più di 4000 kg di un solo numero ONU all’interno dell’unità di trasporto sarà necessario apporre anche il pannello arancio 300x120 mm con all’interno il numero ONU della merce. Nel caso di container dovrà essere posizionato sui 4 lati mentre per i veicoli solo sul lato posteriore e sulle due fiancate.

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